Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha oggi firmato il provvedimento che renderà operativa la misura presente nel decreto Milleproroghe del 2019 per la nascita di un sistema di elettrificazione decentrato, basato su comunità energetiche e tecnologie innovative, e alimentato da fonti energetiche rinnovabili.
Comunità energetiche, autoconsumo e fonti pulite
“Da oggi l’obiettivo sarà quello di trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato dall’applicazione di tecnologie innovative con energie pulite, inesauribili e non inquinanti”, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro.
Il decreto attuativo ministeriale prevede l’avvio di progetti sperimentali di comunità energetiche e di progetti di autoconsumo famigliare/collettivo che troveranno applicazione in amministrazioni pubbliche, imprese, famiglie.
Grazie a questo provvedimento, i consumatori finali potranno installare impianti di generazione di energia elettrica, alimentati da fonti energetiche rinnovabili, ed utilizzare l’energia autoprodotta per le proprie necessità.
Un passaggio importante, questo, nel processo di transizione energetica nazionale, in cui per la prima volta nel nostro Paese si parla esplicitamente e con maggiore determinazione e concretezza di taglio ai sussidi destinati all’industria dei combustibili fossili.
Incentivi e tariffe
La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo.
La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a:
- 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.
L’incentivo, riconosciuto per un periodo di 20 anni e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge e punta a trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato con energie pulite, inesauribili e non inquinanti.
La mobilità elettrica
Nella giornata di ieri, inoltre, presso la sede di FCA a Mirafiori, il ministro Patuanelli ha inaugurato un impianto all’avanguardia per lo sviluppo della mobilità sostenibile.
Si tratta del sistema V2G o “Vehicle To Grid”, che consente l’interscambio e l’interconnessione veicolo-rete. Un progetto pilota realizzato da FCA, Engie e Terna, che partirà con 64 mezzi per arrivare, alla fine del 2021, a 700 veicoli elettrici e diventando di fatto “l’infrastruttura di questo tipo più grande al mondo”, ha commentato il ministro.
La tecnologia V2G consente ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia elettrica con la rete, rendendoli una risorsa preziosa per il sistema elettrico nazionale e contribuendo alla realizzazione di un sistema più sostenibile alimentato sempre di più da fonti rinnovabili.
La tecnologia bidirezionale, che permette sia di caricare la vettura, sia di restituire potenza alla rete, “funzionerà in modo efficace quando auto e infrastruttura di ricarica parleranno un linguaggio comune, oggetto proprio della sperimentazione avviata ieri a Torino”, si legge nella nota del ministero, e da integrare al più presto con il processo di transizione energetica nazionale.