La crescente domanda di auto elettriche fa ben sperare per una transizione rapida ad una mobilità pulita, soprattutto nei centri urbani. Per favorire questo processo, però, servono nuove batterie, più sostenibili, con maggiore autonomia e che garantiscano un’elevata efficienza energetica (con minor consumo di risorse naturali).
Secondo il recente “Global Electric Vehicle Outlook 2021“, pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), entro il 2030 le vendite di veicoli elettrici potrebbero raggiungere le 145 milioni di unità a livello mondiale, anche 230 milioni secondo altri scenari, se Governi e Autorità regolatorie si impegnassero di più a sostenere e promuovere il processo di elettrificazione di mobilità e trasporti.
Più fabbriche di batterie per sostenere la domanda di veicoli elettrici
Questo trend non può che avere effetti profondi anche nell’industria parallela e correlata delle batterie necessarie all’alimentazione di questi veicoli. Nello specifico, il nuovo Rapporto di Rystad Energy si è concentrato sull’industria delle batterie agli ioni di litio.
Entro il 2030, in base alla domanda crescente di sistemi di accumulo per veicoli elettrici, saranno necessari investimenti per 560 miliardi di dollari per far crescere la capacità delle fabbriche di batterie al litio dagli attuali 0,76 TWh ai 7 TWh attesi nel 2030.
“Entro la fine del 2021 sono previste vendite di batterie per 80 miliardi di dollari, un aumento del +26% rispetto ai livelli del 2020. Data l’impennata della domanda di questi sistemi di accumulo, ci attendiamo che le vendite annuali raggiungeranno i 130 miliardi di dollari nel 2025 e quasi i 160 miliardi di dollari nel 2030”, ha affermato Matthew Wilks, analista senior di Rystad Energy.
“Questo tasso di crescita è inferiore a quello della capacità globale potenziale, ma si prevede che i costi delle batterie diminuiranno in questo prossimo decennio, aumentando i margini di profitto“, ha aggiunto Wilks.
Regioni che investono di più e gigafactory
Lo storico della spesa in questo settore dovrebbe passare così dai 128 miliardi di dollari del 2020 ai 690 miliardi attesi per il 2030, fino a superare i 1.000 miliardi di dollari negli anni successivi.
Aumenteranno anche le gigafactory, cioè gli impianti in grado di produrre da soli una capacità annua superiore a 1 GWh. Grazie a queste strutture è possibile produrre batterie a costi più bassi, contribuendo allo sviluppo di economie di scala.
La maggior parte degli investimenti, finora, si sono avuti in Asia: circa il 98% del totale tra il 2015 ed il 2019. L’Europa, però, dovrebbe raggiungere il 40% del totale della spesa globale entro il 2024.
I big dell’elettrificazione della mobilità
Il 16% degli investimenti annunciati da qui al 2030 sono relativi alla cinese CATL (Contemporary Amperex Technology Co. Limited), compresi i 2 miliardi di dollari che saranno destinati allo stabilimento di Erfurt in Germania e i 2,8 miliardi destinati invece alle strutture produttive di Fujian, Jiangsu e Sichuan in Cina.
Volkswagen, che ha annunciato sei gigafabbriche in Europa entro la fine del periodo in questione, rappresenta una quota del 12% degli investimenti totali a livello globale, anche se la prima delle sue fabbriche dovrebbe essere operativa solo a fine anno.
Tesla rappresenterà invece il 7% della spesa in questo settore nei prossimi anni, grazie alle due gigafabbriche annunciate per una spesa da 18 miliardi di dollari. SVOLT, LG Chem, Farasis e BYD, infine, si sono impegnate a spendere oltre 10 miliardi di dollari in nuovi impianti entro il 2030.