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Elettricità, prezzo all’ingrosso in calo ma prezzi alti. Colpa delle tasse?

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L’Italia si piazza al sesto posto nella classifica dei Paesi europei che ha i costi dell’elettricità più elevati, con un prezzo di 32 € per 100 kWh.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Nonostante i prezzi dell’energia elettrica siano in leggera discesa, le bollette segnano un aumento. A dircelo sono i dati diffusi dall’Eurostat, che mostrano anche come la situazione sia comune a diversi Paesi europei. Osservando l’evoluzione delle bollette negli ultimi anni, si nota come a causare i recenti aumenti sia stata la decisione dei governi di rimuovere sussidi e agevolazioni fiscali per far fronte alla crisi energetica.

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Bolletta elettrica: qual è la situazione in Europa

A livello europeo, nel primo semestre dell’anno i prezzi all’ingrosso sono scesi del 2% rispetto al secondo semestre 2023. Questo risultato è stato raggiunto grazie a una generale stabilità dei prezzi a livello internazionale, che ha evitato rialzi.

Nonostante i prezzi all’ingrosso abbiano registrato una lieve flessione, le bollette sono in leggero aumento. Secondo i dati Eurostat, infatti, la spesa delle famiglie europee per l’elettricità è salita del 2% nel primo semestre 2024.

A determinare questo aumento della spesa delle famiglie è stata soprattutto la decisione dei governi locali di rimuovere le agevolazioni che erano state introdotte per contrastare la crisi del 2022. La riduzione o la cancellazione di misure come sussidi e tagli fiscali ha comportato un maggiore esborso per le famiglie.

A livello europeo la situazione dei prezzi varia profondamente da Paese a Paese: a pagare di più è chi vive in Germania, con un prezzo dell’energia che tocca i 39,5 € ogni 100 kWh, mentre a pagare meno è l’Ungheria, con un costo di soli 10,9 € per 100 kWh.

Nel confronto tra i dati della prima parte del 2024 e della seconda parte del 2023, emerge come il prezzo finale dell’energia elettrica sia aumentato in 11 Paesi, mentre sia diminuito in 16 Paesi.

L’Italia si piazza al sesto posto nella classifica dei Paesi europei che ha i costi dell’elettricità più elevati, con un prezzo di 32 € per 100 kWh. Bisogna poi considerare che la riduzione delle agevolazioni fiscali in bolletta ha comportato un aumento delle imposte del 16%.

Spesa per il gas: in Italia i maggiori aumenti

Per la bolletta del gas la situazione è simile a quella della bolletta dell’elettricità. Nonostante i prezzi all’ingrosso siano scesi in media del 2%, la spesa per le bollette è in salita. I rialzi più alti sono stati registrati in Italia (+16%), in Francia (+13%) e in Romania (+7%).

Gli aumenti però non sono generalizzati e in diversi stati europei la spesa per la bolletta è in diminuzione, come accade ad esempio in Lituania, Grecia ed Estonia, che hanno beneficiato di una forte riduzione dei prezzi del gas.

Quanto pesano imposte e tasse e come risparmiare sulle bollette

Le voci di spesa relative a imposte e tasse pesano sempre di più sul totale delle bollette. Secondo l’Eurostat, nel primo semestre dell’anno queste voci hanno finito per pesare per quasi un quarto della spesa complessiva sia della bolletta dell’elettricità sia di quella del gas.

In Italia, in media, tasse e imposte corrispondono a circa il 13% del totale. Le voci inserite in bolletta sono diverse a seconda che si parli di elettricità o di gas. Sulla bolletta dell’elettricità vengono addebitate le accise sul consumo e l’IVA al 10%. Sulla bolletta del gas, invece, troviamo l’accisa sui consumi, un’addizionale regionale anch’essa differenziata in base ai consumi e l’IVA, con un’aliquota del 10% per i primi 480 Smc consumati e del 22% per i successivi.

Per tenere bassi i costi delle bollette la cosa migliore da fare è agire sui consumi, riducendoli per quanto possibile e scegliendo un’offerta che permetta di risparmiare. Tramite il comparatore di SOStariffe.it si possono mettere a confronto più tariffe degli operatori del mercato libero e farsi subito un’idea dei possibili risparmi garantiti dalle offerte a prezzo bloccato o indicizzato.

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