E’ stato pubblicato un nuovo rapporto sull’uso dei social media nell’informazione realizzato da Pew Research Center e Knight Foundation. Dati che raccontano come negli USA Twitter e Facebook siano utilizzati per leggere le notizie. E in Italia, che cosa sta accadendo? Piccoli passi: rimane presente la distanza generazionale nell’uso della rete e nella fruizione delle notizie.
eJournalism è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e LSDI (Libertà di stampa, diritto all’informazione).
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Ecco cosa raccontano il nuovo rapporto di Pew Research Center e Knight Foundation e in Italia ISTAT e DOXA.
Il campione utilizzato da Pew Research Center è di 2035 adulti dai 18 anni a salire.
Sono sempre più gli utenti americani (appartenenti a tutte le età, gruppo, genere, livello di istruzione e reddito) che usano Twitter e Facebook come fonti di notizie: il 63% di loro ha dichiarato di fruire delle notizie sulle due piattaforme. Un dato da evidenziare è che non è aumentata la percentuale di chi sta sui social network ma di chi si informa su di essi.
Già il rapporto State of the Media 2015, pubblicato lo scorso aprile, raccontava una fruizione delle news sempre più mobile. Fruizione da dispositivo mobile in molti casi vuol dire a partire dai social network.
“All’inizio del 2015, 39 fra i principali 50 siti di informazione online registrano più traffico verso i loro siti e alle App che provengono dai dispositivi mobili rispetto a quelle provenienti dai computer desktop”.
…e in Italia?
Abbiamo cercato un po’ di dati il più aggiornati possibile ecco cosa abbiamo trovato grazie a ISTAT e DOXA.
Il campione nel caso ISTAT (dati 2014) è di quasi 45mila individui, per DOXA è di 1144 utenti.
ISTAT:
“Genere, condizioni sociali ed età condizionano l’uso della rete. Si registra un + 6% di utilizzatori fra i 3 e i 5 anni. Sono tantissimi (88%) i giovani dai 19 anni che sono in rete”.
“Tra il 2013 e il 2014 per alcuni beni tecnologici si riduce il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista e quelle in cui è un operaio: per il telefono cellulare abilitato da 23,5 a 16,1 punti percentuali, per l’accesso ad Internet da casa da 18,7 a 13,6 punti percentuali e per la disponibilità di una connessione a banda larga da 18,6 a 14,4 punti percentuali. Rimane stabile il divario sul territorio”.
“Cresce del 5% l’uso dei social network e la ricerca di informazioni online. Si è registrato un 20% in più di persone che utilizzano il web per esprimere proprie opinioni e il 10% partecipa a consultazioni online. Cresce anche l’acquisto online di libri, giornali ed ebook”.
DOXA:
“Gli iscritti ai social network passano dall’82% al 90% degli Internet user: praticamente tutti sono iscritti a Facebook, mentre uno su tre è su Twitter e Google+ e oltre il 20% usa Instagram e LinkedIn. Oltre la metà degli iscritti ai Social Network mostra interesse per i contenuti Media: è, infatti, fan di una o più testate editoriali, che segue con una buona frequenza nel corso della settimana”.
“I Social Network confermano il loro ruolo a favore dei Media. Il 38% degli utilizzatori giornalieri dei Social Network si dice fortemente d’accordo con l’affermazione ‘I Social sono il primo canale di informazione per le news dell’ultima ora’. Inoltre, su Facebook, il 48% degli iscritti legge sempre o spesso articoli di giornale e news trovate nei post; su Twitter, accade per il 35% degli utenti. Sono in particolare i Millenials (under 35 anni) a utilizzare i Social come canale prevalente per leggere le news (41% vs 30% del totale). E’ maggiore anche la percentuale di utenti che diventano fan delle pagine Social degli editori (75% vs 62% del totale). cit. Guido Argieri, Telco & Media Director Doxa”.
Tirando le somme in Italia si stanno facendo piccoli passi, rimane forte la distanza generazionale nell’utilizzo della rete e nella fruizione delle notizie.