Si partirà il prossimo 28 settembre a Modena per arrivare a Ravenna il 26 ottobre, passando per Bologna, Parma e altre città dell’Emilia Romagna, con lo scopo di promuovere cultura dell’informazione e dell’innovazione tecnologica presso cittadini, amministrazioni locali e imprese.
L’ecosistema digitale in via di realizzazione comporta vantaggi indiscussi e notevoli criticità, tutto sta nel saper utilizzare le nuove tecnologie e nel riuscire a comprendere i meccanismi di base della trasformazione in corso.
Sei città dell’Emilia Romagna ospiteranno nelle prossime settimane altrettanti seminari organizzati in un ciclo di incontri dal titolo: “Tecnologie digitali e giornalismo”.
L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, dalla Fondazione Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Lepida e l’associazione #PaSocial, con il patrocinio della Regione.
Diverse le ragioni che hanno favorito la nascita di questo progetto, una su tutte il ruolo centrale dell’informazione nella crescita democratica della società, in ogni aspetto: culturale, umano, sociale, tecnologico, economico.
“Entro il 2020 tutto il territorio regionale sarà coperto dalla banda larga grazie a un investimento complessivo di circa 250 milioni di euro fra fondi regionali e statali e in questo abbiamo in Lepida un partner importante”, ha commentato in una nota ufficiale Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.
“Impossibile non fare i conti con il nuovo modo di fare informazione, inevitabilmente legato alle nuove tecnologie e alle possibilità offerte dal web e dai social network. Si sono aperte opportunità importanti e inimmaginabili fino a pochi anni fa, ma allo stesso tempo non si può rinunciare all’intermediazione giornalistica, al lavoro del giornalista svolto secondo canoni di professionalità e autonomia, che passa in primo luogo per la verifica delle fonti e delle notizie”.
Il primo problema da affrontare è quindi la capacità di valutare la qualità dell’informazione e l’affidabilità della fonte. Le fake news di cui tanto si parla sono il classico esempio di utilizzo distorto delle tecnologie digitali per la diffusione di notizie manipolate col fine evidente di distorcere la nostra comprensione della realtà e di orientare così consensi, giudizi e opinioni del pubblico della rete.
Come ha ricordato il Presidente Bonaccini, “l’informazione affidabile, autonoma e libera rappresenta uno dei cardini di una società democratica”.
Un altro obiettivo dell’iniziativa è lavorare tutti insieme per costruire una comunità digitale sempre più consapevole delle opportunità e dei rischi che derivano dall’incessante evoluzione tecnologica: “Chi produce informazione e chi la riceve hanno il bisogno, e al tempo stesso il diritto, di conoscere gli strumenti, le logiche, la struttura organizzativa, le regole di questa epoca digitale così pervasiva e condizionante”, ha precisato Alfredo Peri, presidente di Lepida.
Un ulteriore elemento chiave per favorire l’inclusione dei cittadini nei processi della trasformazione digitale in corso è quello culturale, legato all’istruzione certamente, ma anche alla formazione, perché digitale significa accesso facilitato alla conoscenza e ovviamente al mondo del lavoro, anch’esso in profonda e radicale trasformazione, che necessità inevitabilmente nuove conoscenze e competenze.
“La formazione professionale continua– ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Giovanni Rossi- è una grande opportunità per i giornalisti. Può consentire di migliorare la qualità del proprio lavoro, fornendo conoscenze più dettagliate e precise su vari argomenti. Per questo l’Ordine ricerca la collaborazione di strutture qualificate come è, certamente, Lepida con la quale approfondiremo argomenti di indubbia attualità come è tutto ciò che riguarda il rapporto tra gli strumenti digitali e l’informazione“.
Il calendario dei seminari:
28 settembre, Modena: “I Data: open, big, citizen…”
5 ottobre, Rimini: “Reti, banda larga e Wi-Fi”
12 ottobre, Parma: “Smart city”
19 ottobre, Reggio Emilia: “Digitale e sociale”
26 ottobre, Ravenna: “Cybersecurity”
16 novembre, Bologna: “Il lavoro digitale”