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eJournalism, a ogni testata il suo modello di business

Giornali

Non esiste un sistema unico per la vendita dei contenuti digitali che possa andare bene a tutti. Il Paywall – come modello di business – non fa eccezione, almeno a quanto riporta un recentissimo report di BI Intelligence, cha ha messo sotto la lente di ingrandimento i pro e i contro dei “muri digitali” che regolano l’accesso ai contenuti.

Il binomio vendite e ricavi pubblicitari non è più un modello di business sostenibile, non esiste più un unico modello di business comune a tutte le testate ma ciascuna deve individuarne uno proprio sulla base delle proprie caratteristiche e potenzialità. Insomma non esiste un modello di business ma esistono, si possono ricercare e plasmare, dei modelli che nel loro insieme garantiscano ricavi apprezzabili.

L’importante è sperimentare, eventualmente fallire e riprendere a sperimentare sino a identificare la soluzione più idonea. Nel tempo dell’informazione in tempo reale la ricerca di nuove opportunità con i tempi della old economy non può che portare al fallimento certo. (PierLuca Santoro – I giornali del futuro Il futuro dei giornali )

Una possibile alternativa ai contenuti a pagamento introdotta in Italia e nel resto del mondo da alcuni editori era già stata suggerita a fine 2011 da Jeff Jarvis che, in relazione alla scelta di introdurre il metered paywall da parte del The New York Times, suggeriva di non penalizzare i lettori fedeli con un paywall bensì di premiarli introducendo l’idea del “reversed paywall” secondo il quale invece di far pagare il lettore gli si assegna un bonus economico iniziale che se da un lato viene consumato con la lettura degli articoli, dall’altro lato viene incrementato premiando una serie di comportamenti “virtuosi” quali:

Guardare un’inserzione pubblicitaria

Cliccare un determinato link

Tornare spesso e leggere molte pagine

Promuovere il giornale su Twitter, Facebook, Google+ sul suo blog

Comprare prodotti e/o servizi dalla sezione e-commerce

Comprare biglietti per un evento del giornale

Offrire dati personali al giornale in modo tale che il giornale possa fare della pubblicità più su misura

Scrivere buoni commenti

Sostenere progetti

Rispondere a una domanda di un giornalista su Twitter che sia utile a quel giornalista per fare un articolo

Segnalare e correggere un errore

Offrire uno spunto per un articolo

Di “Reverse Paywall vs Metered Paywall” parleranno Alberto Puliafito e Pier Luca Santoro a #digit16 il 22 ottobre dalle 11 alle 13   nel workshop dedicato al tema, che consente, anche, di ottenere i relativi crediti formativi dell’OdG. Prenotazioni per giornalisti su Sigef, per tutti su digit.

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