Stringono i tempi per l’Opas di Ei Towers su RaiWay. Domani scadrà il termine concesso dalla Consob per la presentazione di un’offerta alternativa, dopo la ferma opposizione prima espressa dal Ministero dell’Economia e successivamente dal Cda Rai.
Oggi invece Ei Towers consegnerà un documento per tentare di sciogliere i dubbi espressi dall’Antitrust.
Nelle prossime ore conosceremo il piano B messo a punto da Ei Towers per superare il vincolo dell’Opas di febbraio che punta al 66,7% della società delle torri che fa capo alla Rai.
“Condizione impraticabile” per il Ministero dell’Economia e il Cda Rai, visto che esiste un DPCM del settembre scorso che fissa al 51% la quota di RaiWay che non può essere ceduta.
Questa norma, voluta dal Governo nel provvedimento che autorizzava l’Ipo dell’azienda, era già ben nota ad Ei Towers quando lanciò l’Opas, al punto che qualcuno pensò ci fossero ben altri motivi per una simile mossa. Forse l’intenzione di bloccare l’attività di RaiWay sul mercato in un momento di forte fermento.
La tenacia di Ei Towers e i successivi chiarimenti dei vertici del gruppo hanno fatto comprendere che l’obiettivo era quello di realizzare un polo unico delle torri. Un player forte che potesse competere anche con i network operator stranieri.
Si fa strada adesso la possibilità che il gruppo possa puntare a quota di minoranza. Si parla del 49%, sommando il 35% disponibile sul mercato e il 14% ancora in mano alla Rai.
Un’ipotesi già considerata dalla società che ha detto chiaramente di volersi ‘accontentare’ anche di una quota più piccola, purché resti invariato il progetto industriale.
Resta però che al momento Ei Towers deve fare i conti con i rilievi mossi dalla Consob e dall’Antitrust.
L’Autorità di Borsa ha messo nero su bianco che la condizione posta da Ei Towers di voler prendere una quota di controllo della società delle torri Rai, costituisce un “motivo ostativo all’accoglimento dell’istanza di approvazione del Documento d’Offerta”.
Tra oggi e domani, in vista della scadenza della deadline concessa, si attendono quindi le nuove mosse di Ei Towers.
L’Agcm, dalla sua, ha evidenziato a più riprese la problematicità di questa integrazione. Un’operazione che non si può paragonare a quella tra DMT ed Elettronica Industriale che portò alla nascita di Ei Towers, perché allora restava sul mercato il grande competitor RaiWay che oggi verrebbe invece inglobato dal gruppo controllato da Mediaset.
Tra i motivi ostativi le possibili ricadute di una simile operazione sul mercato delle torri, della raccolta pubblicitaria e della pay tv.
Ricordiamo infatti che RaiWay è controllata da Rai ed Ei Towers da Mediaset. In altre parole, operatori di torri e fornitori di contenuti sono legati a doppio filo.
Una questione che preoccupa l’Antitrust e che potrebbe aprire a diverse soluzioni, come per esempio un eventuale scorporo delle due aziende o ancora l’istituzione di un organo di controllo che garantisca ai terzi l’accesso ai servizi.
Al momento però siamo ancora sul piano delle ipotesi, anche se non è sottovalutabile il fatto che l’Ad di Ei Towers, Guido Barbieri, abbia detto chiaramente che sarebbe auspicabile “la riduzione della quota Mediaset per favorire la nascita di un operatore indipendente delle torri”.
Probabilmente è una possibilità che si sta considerando. Ma Mediaset sarebbe disposta ad arrivare a tanto?
Oggi verrà consegnata all’Antitrust una fitta documentazione (50 pagine) per provare a superare i rilievi mossi dall’Autorità di Pitruzzella.
In ogni caso i vertici del gruppo avranno tempo fino all’audizione conclusiva, in programma il 14 aprile, per integrare la loro autodifesa.
Senza tralasciare l’ostacolo che rappresenta la procedura di infrazione Ue per abuso di posizione dominante nel digitale terrestre ancora aperta che sicuramente peserà sulle decisioni (Leggi: Mediaset-RaiWay: ecco perché non si può fare. Anche il governo sbaglia la mira).
Si apprende intanto che l’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ha approvato all’unanimità l’audizione di Antitrust e Consob per l’Opas di Ei Towers su RaiWay.
L’esito di questa operazione appare tutt’altro che scontato e potrebbe riservare ancora delle sorprese.