Il mercato continua a scommettere su polo unico delle torri. L’indagine della Procura di Milano su Ei Towers (tutto il Cda è indagato per aggiotaggio, ndr) non sembra aver in qualche modo incrinato il progetto di creare un solo provider di rete sul quale continuano a puntare gli analisti anche se si procede ormai al ralenti. Forse bisognerà aspettare dopo l’estate per vedere concretizzata qualche operazione o comunque attendere una più chiara volontà politica di andare in questa direzione. E le indicazioni in questo senso non sono mancate.
RaiWay, in occasione dell’ultima trimestrale, ha dato chiari segnali di apertura, informando che sta vagliando delle acquisizioni e che non esclude a priori una nuova offerta di Ei Towers.
L’azienda però ha già ricevuto un ‘no’ da Telecom Italia. Il presidente Giuseppe Recchi ha detto chiaramente che non vede ‘particolari sinergie’ tra la società delle torri della Rai e la propria, Inwit, che si prepara allo sbarco in Borsa.
Ma le possibilità sono tante, così come gli interessi di operatori esteri, e già da tempo si parla di un possibile ingresso di Cassa depositi e prestiti o di F2i in questa partita.
L’obiettivo appare chiaro: le aziende tentano di ottimizzare i costi delle antenne, come hanno già fatto gli operatori tlc, tentando la via degli accordi.
Per gli analisti di Equita, “eventuali operazioni straordinarie possono essere rimandate a dopo l’estate ma non abbandonate”. Mentre gli esperti di Banca Imi osservano che “qualunque potenziale deal non è imminente e rimane soggetto alla variabile politica”.
Qualche novità in più si potrebbe avere oggi dalla società controllata da Mediaset che a mercati chiusi, dopo le 18, comunicherà i dati del primo trimestre 2015.
Ei Towers potrebbe spiegare la propria posizione, vista l’indagine in corso, e chiarire perché nell’Opas su RaiWay presentata il 24 febbraio scorso che puntava al 66,7% non si precisava che, essendoci un DPCM che impedisce di cedere più del 49% della società controllata da Rai, era impossibile raggiungere quell’obiettivo. A meno che non sapesse che c’era l’Intenzione del Ministero dell’Economia di rivedere quella norma. Possibilità da escludere, visto che da subito il Governo ha chiarito di voler mantenere il controllo di RaiWay.
Anche se il gruppo del Biscione ha sempre sostenuto di non vedere motivi ostativi in quel decreto.
Anche Renato Brunetta è dello stesso avviso e, giudicando incomprensibile l’azione della magistratura milanese, spiega che il DPCM in questione è un “vincolo che però non ha natura di legge. E dunque è difficile giustificare un’azione così”.
In ogni caso l’operazione di Ei Towers ha immediatamente sollevato dei dubbi.
Qualcuno ha addirittura ipotizzato che ci fosse il recondito piano di voler in qualche modo ‘bloccare’ le possibili operazioni di RaiWay sul mercato delle torri.