Il dossier

Ei Towers-RaiWay, i nodi vengono al pettine

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Nuovi passaggi sul dossier Ei Towers-RaiWay. Salta l’audizione in Commissione Industria del Senato dei vertici della controllata di Mediaset che fa sapere ‘risponderemo per iscritto’. Michele Anzaldi (Pd): ‘Pasticcio che si tinge sempre più di giallo’.

Si entra nel vivo dell’affaire Ei Towers-RaiWay. L’Antitrust ha chiesto maggiori dettagli alla controllata di Mediaset, dopo le diverse sollecitazioni, e anche la Commissione Industria del Senato vuole vederci chiaro anche se sono saltate le audizioni convocate per oggi e domani dei vertici delle due aziende.

Ei Towers avrebbe fatto sapere che tra oggi e domani risponderà per iscritto alle domande della Commissione.

“Il pasticcio su Opas RaiWay – commenta su Twitter il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldisi tinge sempre più di giallo. Urgono risposte dall’Antitrust e dalla Consob”.

 

Ei Towers: ‘Risponderemo per iscritto alla Commissione Idustria’

Stando a quanto riporta Reuters, che cita fonti vicine alla vicenda, EI Towers risponderà per iscritto alle domande della Commissione Industria del Senato in merito all’Opas e informerà contestualmente il mercato delle risposte.

La fonte spiega anche che l’intento condiviso di Commissione e società è “garantire una informazione simmetrica e puntuale”.

Ei Towers emetterà quindi una nota a mercati chiusi tra oggi e domani mattina che conterrà tutte le risposte alla Commissione che oggi aveva in agenda l’audizione.

 

Massimo Mucchetti (Pd): ‘Ei Towers spieghi senso e finalità dell’Opas’

Il presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti, ha indicato ieri d’aver chiesto a Ei Towers “di spiegare senso e finalità dell’Opas lanciata nei giorni scorsi sulla società della rete della Rai”.

Questa iniziativa, ha aggiunto Mucchetti, “può aprire questioni rilevanti e nuove per la politica della concorrenza e per la politica industriale“. Tra gli interrogativi del presidente della Commissione Industria c’è pure quello di sapere se Ei Towers “si riserva di accettare anche un numero di azioni RaiWay inferiore al 51%“.

Mucchetti vuole anche chiedere a Ei Towers “come intende finanziare la parte per contanti dell’Opas, che, essendo pari al 70%, può arrivare alla cifra massima di 850 milioni“; “a quanto ammontano i risparmi gestionali attesi dall’integrazione delle due società e a quanto ammonterà il servizio del debito del nuovo raggruppamento Ei Towers-RaiWay rispetto alla mera somma del servizio del debito delle due società separate”.

Il presidente della Commissione Industria del Senato vuole anche sapere se in questa operazione l’Agcom ha avuto un ruolo e se “in caso di successo dell’Opas, e dunque in caso di costituzione di una società unica delle torri controllata da uno dei due maggiori operatori televisivi, quali garanzie avrebbero gli altri operatori di non essere spremuti fino al limite della loro sopravvivenza”.

 

Angelo Apponi (Consob): ‘Non eravamo pronti per questa Opas’

 

Sulle risposte fornite dalla Rai al quesito della Consob sull’Opas di Ei Towers, Angelo Apponi, direttore generale dell’Autorità di Borsa, ha dichiarato: “Sono una delle fasi del processo” di esame in corso.

A margine di un convegno sui principi Isa, Apponi ha precisato che “l’Opas è quella che è stata rappresentata per il 100% di RaiWay. Ora dobbiamo vedere” ma “non era quello per cui eravamo pronti”.

“Per il momento – ha spiegato – si sta svolgendo una normale interlocuzione con la Consob che si attiva tempestivamente con chi si muove” sul mercato. Ma alla domanda se dalla Consob arriveranno altre richieste di chiarimenti sull’operazione, il direttore generale dell’Authority ha assicurato che “è fuori discussione che ogni giorno stiamo esaminando l’offerta di Ei Towers, che ha la sua rilevanza”.

 

Ancora nessuna risposta all’Antitrust

 

Ancora nessuna risposta da parte di Ei Towers all’Antitrust. Lo ha detto stamani il presidente Giovanni Pitruzzella commentando il comunicato indirizzato ieri al gruppo con una richiesta di informazioni, “ritenendo che quelle fornite in sede di comunicazione preventiva della concentrazione, consistente nell’acquisto del controllo della società RaiWay, fossero “gravemente incomplete” e non idonee a consentire una compiuta valutazione dell’operazione”.

La parti, informa l’Antitrust, hanno un termine di cinque giorni per fornire le informazioni richieste.

 

Le possibilità sul tavolo

E mentre il mercato resta in attesa dei futuri sviluppi di un’operazione, sia la Rai che la politica sembrano lasciare la porta aperta di fronte alla possibile scalata di Ei Towers.

Un Opas che farebbe bene ai conti della Rai, permettendole di azzerare il debito, ma anche a Mediaset che razionalizzerebbe l’infrastruttura.

Ma se il Biscione dovesse vedersi la strada sbarrata, cosa farà?

Secondo indiscrezioni riportate dal Sole24Ore Berlusconi, davanti all’impossibilità di mettere le mani sulla maggioranza di RaiWay, potrebbe alla fine decidere di cedere alla Rai la propria società delle torri, magari conferendola in una newco.

Al momento le ipotesi sono tante e probabilmente Berlusconi non vorrà andare allo scontro, ma è difficile che non porti a casa alcun risultato.

E’ possibile quindi che riveda la propria offerta che al momento punta al 66% di RaiWay per 1,22 miliardi di euro per accontentarsi di una quota minore, visto che il Decreto fissa al 51% la soglia sotto la quale la Rai non può scendere. Resta in piedi l’ipotesi di creare un polo delle torri o anche che alla fine con un nuovo DPCM si rivedano le norme precedenti per consentire alla controllata della Rai di aprirsi ancora di più al mercato.

Francesco Boccia (Pd): ‘La lite sui tralicci dimostra l’arretratezza della politica italiana’

Duro il commento del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, che riguardo all’operazione delle torri ieri su Twitter scriveva: “Al Mobile World Congress di Barcellona Google e Facebook ‘uniti per connettere il mondo’, qui si litiga sui tralicci RaiWay Mediaset”.

“È davvero preoccupante – ha poi aggiunto Boccia – il ritardo italiano sulla politica industriale connessa alle reti e, più in generale, alla società connessa. Il dibattito di queste ore sui tralicci e sull’Opa dà il senso dell’arretratezza dell’intero sistema politico sui temi oggetto del confronto in corso a Barcellona. Per non parlare della gravità dell’emorragia finanziaria per i principali Paesi europei (Italia in testa) causata dalla perdita di gettito connessa alla continua elusione fiscale delle multinazionali del web.  È come se ci fosse una dissociazione permanente tra dove va il mondo connesso dall’economia digitale e la discussione politica italiana”.

 

Prossime tappe

In calendario ci sono alcuni appuntamenti che dovrebbero chiarire meglio la situazione. Il 16 marzo Ei Tower presenterà il prospetto alla Consob e da quel giorno partiranno 30 giorni di Opas. A quel punto il gruppo dovrà precisare fino in fondo quali sono gli obiettivi. Il 12 marzo ci sarà invece il Cda di RaiWay.

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