Ei Towers alla stretta finale. Mancano ormai pochi giorni al confronto con la Consob e meno di una settimana all’audizione finale dell’Antitrust sull’Opas da 1,22 miliardi di euro per il 66,7% di RaiWay.
Al momento i vertici dell’azienda, che fa capo a Mediaset con una quota del 40%, stanno valutando come procedere dopo la contrarietà espressa dalla direzione Comunicazione dell’Agcm, dal Ministero dell’Economia, dal Cda Rai e anche dalla Consob.
Secondo fonti industriali, è difficile che Ei Towers rinunci all’operazione. Sicuramente però traballa il progetto di creare un polo unico delle torri.
Più facilmente il gruppo, come ha più volte ribadito negli ultimi tempi, si ‘accontenterà’ di una partecipazione di minoranza, ragionando su possibili sinergie con il competitor.
L’obiettivo sarebbe quello di puntare al 49%, sommando il 35% disponibile sul mercato e il 14% ancora in mano alla Rai. L’esito di questo dossier appare però tutt’altro che scontato.
I prossimi passaggi
Intanto il prossimo step è la Consob dove il gruppo dovrà presentare un piano alternativo, al massimo entro sabato, visto che l’Autorità di Borsa ha comunicato che il prospetto dell’Opas non può essere accolto finché resta la condizione di raggiungere il 66,7% del capitale di RaiWay.
Successivamente la commissione avrà sei giorni di tempo per decidere se sbarrare o meno la strada alle mire della società del Biscione.
Sarà poi la volta dell’Antitrust. A quanto si apprende, infatti, martedì 14 aprile i vertici delle due società delle torri compariranno davanti al collegio dell’Autorità per il contradditorio sui risultati dell’istruttoria. Possibile che nel frattempo abbiano inviato delle memorie scritte per cercare di convincere il collegio a discostarsi dalle risultanze degli uffici.
Il Collegio si riunirà il giorno dopo con in mano tutti gli elementi tutti gli elementi per decidere se autorizzare o meno l’operazione di concentrazione ed eventualmente stabilire le condizioni. La bozza di verdetto passerà poi nelle mani dell’Agcom che dovrà esprimere un parere, non vincolante, sull’operazione.
Il doppio nodo dell’operazione riguarda il DPCM del 2 settembre 2014 che impedisce la cessione di una quota di RaiWay superiore al 49%, ma soprattutto i rilievi mossi dall’Agcm che teme, vista l’integrazione verticale di Mediaset, possibili problemi concorrenziali oltre che nelle torri, sul mercato della radiodiffusione, della raccolta pubblicitaria e della pay Tv.
Senza tralasciare l’ostacolo che rappresenta la procedura di infrazione Ue per abuso di posizione dominante nel digitale terrestre inaugurata nel 2006 e ad oggi ancora aperta che sicuramente peserà sulle decisioni (Leggi: Mediaset-RaiWay: ecco perché non si può fare. Anche il governo sbaglia la mira).
Il punto di vista degli analisti
Per gli analisti di Equita Sim, sarebbe “auspicabile” e “più realistico“, il ritiro dell’offerta attuale e l’avvio di un negoziato diretto con Rai e con RaiWay per discutere l’integrazione.
Accettare di fermarsi al massimo al 49% di RaiWay, continuano agli analisti, “ci sembra uno scenario negativo per Ei Towers, se questa soglia non fosse associata a una chiara governance che assicuri la realizzazione del piano di integrazione”.
Per questo Equita Sim suggerisce di fare un passo indietro e di aprire successivamente una trattativa con RaiWay per l’integrazione.