Sanità

eHealth, Pileri (Italtel) ‘Reti 5G garantiranno continuità’. Nel 2023 mercato servizi da 270 miliardi di dollari

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Applicazioni eHealth/mHealth cresceranno grazie a tecnologie digitali e nuove reti 5G. Reti che per l’AD Italtel Pileri al Forum Risk Management in Sanità di Firenze dovranno caratterizzarsi per: “Connettività wireless, alta velocità, bassa latenza, copertura continua, affidabilità, sicurezza, virtualizzazione e automazione”.

Cambiare la sanità rendendola più efficiente, più vicina alle persone, più sicura e a parità di qualità di servizio anche personalizzata, così il mercato delle soluzioni e dei servizi eHealth cerca di migliorare il sistema sanitario nazionale a partire dal rapporto tra medico e paziente.

Solo in Europa, in Gran Bretagna, Francia e Spagna, la spesa in soluzioni IT per la sanità è superiore ai 6 miliardi di dollari. I dati raccolti ed elaborati dalle nuove piattaforme elettroniche e digitali (come l’Emr, o Electronic medical records) consentono alle strutture pubbliche di ogni Paese di ottenere maggiori informazioni utili a migliorare la qualità del servizio.

E poi ci sono anche le infrastrutture di rete a sostegno di questo nuovo panorama digitale sanitario. Argomento di cui si è parlato stamattina al la dodicesima edizione del “Forum Risk Management in Sanità” di Firenze.

Come ha ricordato nel suo intervento Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel: “Per garantire la continuità assistenziale nelle strutture sanitaria e da remoto per la telemedicina, servono tecnologie avanzate certamente ma soprattutto le nuove reti 5G”.

La rete 5G permetterà, infatti, lo sviluppo di una nuova generazione di applicazioni web eHealth e mobili mHealth. Sarà in effetti possibile promuovere servizi fino ad oggi non realizzabili, con una sensibile riduzione delle disparità nell’accesso al trattamento sanitario, introducendo servizi innovativi in ambito sanitario basati sul paradigma noto come “medicina di precisione”, utilizzando di nuove interfacce che consentano al medico di utilizzare anche da remoto robot, reali o virtuali, ricevendo sensazioni tattili di risposta (retroazione o feedback), favorendo la nascita di smart hospital e molto altro.

Nuove reti 5G che, secondo Pileri, dovranno avere sette caratteristiche: “Soluzioni wireless per oggetti intelligenti (Internet of Things), velocità elevatissima, bassa latenza, copertura continua, alta affidabilità, alto livello di sicurezza (cybersecurity), virtualizzazione e automazione”.

In questo modo, anche in un’ottica di giga society, è possibile sviluppare un modello di telemedicina innovativo, più attento alla persona e più orientato ai dati: “In questo modo il paziente, dopo la fase critica, potrà completare la cura a casa. E ogni giorno il medico potrà effettuare una visita “virtuale”, verificando così “visivamente” il decorso, mentre i dati saranno integrati in tempo reale nella cartella clinica digitale”.

Una visione della sanità nazionale che segue i principi della trasformazione digitale, “con la tecnologia sfruttata a pieno per migliorare la qualità della vita”. Un salto in avanti, ha spiegato l’amministratore delegato di Italtel: “Che è reso possibile dalle tecnologie della rete a banda ultralarga, dal 5G e dall’Internet delle cose, attraverso tre aree di applicazione del digitale: per la vita, per la città e per il lavoro”.

Complessivamente, il mercato mondiale di servizi eHealth vale oggi più di 160 miliardi di dollari, ma grazie ad un tasso di crescita annuo (Carg) stimato attorno al 13%, è calcolato che nel 2023 avrà raggiunto la soglia dei 270 miliardi di euro secondo un recente studio Market Research Future.

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