Le città più popolose al mondo, nei prossimi anni, saranno tutte o quasi posizionate nei Paesi asiatici. La domanda di energia sarà altissima, con la conseguente necessità di ottimizzare le risorse ed eliminare gli sprechi.
Secondo un nuovo Rapporto ABI Research, “Smart Metering Devices and Services Update”, entro il 2020 in tutta l’Asia saranno attivati 780 milioni di smart meters, i contatori intelligenti.
Tramite questa soluzione altamente innovativa, ogni unità domestica (o ufficio, o scuola e altra tipologia di utenza) potrà contare su un sistema elettronico di gestione delle risorse energetiche (luce soprattutto, ma anche gas e acqua) che ne riduce al minimo i consumi e quindi la spesa.
La stragrande maggioranza dei contatori di nuova generazione sarà installata in Cina, che già ne conta 210 milioni circa (2014). Il comparto asiatico, nel 2020, rappresenterà il 65% del mercato smart metering globale.
Ancora oggi Stati Uniti ed Europa guidano la classifica, in termini di smart meters attivati ma, per forza di cose, l’Asia entro poco tempo sarà leader del settore, con rilevanti ricadute sui consumi energetici mondiali, che dovrebbero cominciare a scendere (pur a fronte di una domanda crescente).
Tra le soluzioni smart meter communication più diffuse in Europa, Asia e anche Africa, c’è la PLC (Power line communication) che utilizza la stessa rete elettrica per la trasmissioni delle informazioni. Ogni smart meter, infatti, è in grado di comunicare in tempo reale con l’utility di riferimento i dati di consumo di ogni singola utenza.
Il contatore intelligente è in grado di regolare i flussi energetici e di gestirne i picchi in maniera efficiente ed autonoma. Il dispositivo è inoltre in grado, se dotato di tecnologia wireless, di interagire con l’utente finale, che dal proprio smartphone/tablet può controllare i consumi e personalizzarli.