È stato firmato il decreto ministeriale che assegna un contributo a fondo perduto di quasi di 19,33 milioni di euro a favore dell’efficienza energetica di 1.940 Comuni italiani con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti.
In un incontro di qualche giorno fa tra il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, e il delegato per l’Energia di Confindustria, Aurelio Regina, è già stata condivisa una strategia industriale di ampio respiro proprio sul Green New Deal e l’efficienza energetica: “per una transizione energetica che sia al contempo un’opportunità di sviluppo per il sistema produttivo italiano”.
Secondo il modello presentato da Confindustria, servono circa 50 miliardi di investimenti l’anno fino al 2030, cifra che permetterebbe di raggiungere gli obiettivi che Governo e parti sociali si sono dati con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.
Il fondo e gli interventi
Per l’intero anno 2020, hanno fatto sapere dal ministero dello Sviluppo economico, sono ora disponibili per realizzare interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile oltre 37 milioni di euro.
Sempre in ottica di efficienza energetica, si partirà dagli interventi relativi all’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici pubblici, all’installazione di impianti per la generazione di energia pulita da fonti energetiche rinnovabili e alla promozione della mobilità elettrica (eMobility).
Per conoscere l’iter procedurale per accedere ai contributi bisognerà attendere un nuovo provvedimento ministeriale, ma è già stabilito che “ogni Comune beneficiario dovrà avviare i lavori entro il 15 novembre 2020, pena la decadenza del contributo”.
Il mercato dell’efficienza energetica in Europa
La domanda di servizi di efficienza energetica sta crescendo in tutta Europa e potrebbe raddoppiare il proprio valore di mercato, raggiungendo un giro di affari pari a 50 miliardi di euro entro il 2025, secondo uno studio Roland Berger.
Il segmento delle tecnologie avanzate e dei software per l’efficienza energetica è quello che sta crescendo con la maggiore rapidità. Entro il 2025 è atteso raggiungere i 4,1 miliardi di euro di valore (1,14 miliardi nel 2017).
Ingegneria e impiantistica valgono circa 9,5 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo stimato attorno al +9% fino al 2025.
Altro segmento particolarmente ricco di opportunità per le imprese del settore è quello delle “operations” e “contracting”, cioè contratti di gestione), che valgono rispettivamente 7,1 miliardi e 12,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo valutato attorno al +8%.