E’ atteso per domani, mercoledì 30 novembre, il lancio del nuovo “Pacchetto d’inverno” della Commissione europea (“Winter Package”): una serie di misure legislative specifiche per la governance del mercato comune energetico, per favorire e promuovere le fonti energetiche rinnovabili, per migliorare l’esperienza del consumatore, per stimolare gli investimenti e sostenere le imprese.
Il tutto sempre nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e degli impegni presi dal Parlamento europeo nel contrasto dei cambiamenti climatici e ratificati a novembre (COP21-COP22). Come si leggeva in un’anticipazione del testo fornita dall’Ansa, la Commissione intende “ridisegnare il mercato dell’elettricità”, più o meno come accaduto per il gas nel 2015.
L’iniziativa contenuta in un documento di oltre 1000 pagine, diviso in otto capitoli, “mira ad adattare le attuali regole alle nuove realtà di mercato“, si legge in uno dei testi di legge, “attraverso segnali non distorti dei prezzi” e dando “incentivi per guidare gli investimenti necessari“, grazie all’integrazione delle rinnovabili nelle griglie elettriche e alla possibilità ai consumatori di reagire modificando la domanda sui mercati a breve termine.
Tra i punti chiave della ‘rivoluzione elettrica’ Ue, centrare l’attenzione “sui limiti delle griglie e sui centri di domanda piuttosto che sui confini nazionali“, ma anche una “adeguata remunerazione delle risorse flessibili” come domanda/risposta e stoccaggi.
Si facilita inoltre, sempre secondo l’analisi dell’Ansa, “l’integrazione dell’elettricità da fonti rinnovabili“, risolvendo le “carenze” dell’attuale sistema. Altro punto chiave del pacchetto Ue, “la sicurezza delle forniture di elettricità“. Per questo è necessario valutare la capacità del sistema elettrico europeo, che non deve più essere organizzato su basi nazionali ma in una “rete pienamente interconnessa e sincronizzata” su base regionale.
Non ultima la proposta di “rafforzare i poteri dell’Agenzia Ue per la cooperazione tra i regolatori energetici (Acer)“, finora limitata a un ruolo più consultivo e di monitoraggio. L’intenzione è che questa intervenga in quelle “questioni transfrontaliere che richiedono una decisione regionale coordinata”. Le autorità nazionali resterebbero coinvolte votando a maggioranza.
L’obiettivo è aumentare il livello di sicurezza delle infrastrutture, sia in chiave di resilienza ai cambiamenti climatici, sia in caso di cyber attacchi.
Lato consumatore, con le nuove misure le bollette della luce, spesso di difficile lettura, dovranno d’ora in poi contenere in tutta l’Ue un minimo di determinate informazioni chiave. Lo stesso vale per la tecnologia degli smart meter, il ‘riscaldamento intelligente’: i consumatori dovranno avere accesso ai dati chiave per controllare il consumo e gli installatori dovranno fornirli anche al momento del passaggio al nuovo sistema.
Riguardo l’eco desing, si pensa ad elettrodomestici più efficienti che consumano meno, per una bolletta più leggera. Asciugatori elettrici, ascensori, bollitori, pannelli solari, sistemi di automazione e controllo degli edifici e contenitori da trasporto refrigerati sono le sei categorie di prodotti che saranno regolamentati nella proposta sulla progettazione eco-compatibile.