Edizioni Egea
Pubblicato: aprile 2016
Pagine: 182
ISBN/AEN: 9788823845060
Prezzo: € 22,00
“Netflix è la più grande rete di Internet TV del mondo, con oltre 70 milioni di abbonati in più di 190 paesi, che ogni giorno guardano più di 125 milioni di ore di programmi televisivi e film, tra cui serie originali, documentari e lungometraggi”.
Netflix – primo operatore globale di Over-The-Top TV, nato in California dall’intuizione e dalla capacità imprenditoriale del geniale Reed Hastings – è arrivato anche in Italia nell’ottobre 2015, attirando l’attenzione degli addetti al settore e dell’industria del broadcasting e l’interesse degli internet users.
In questo volume, il servizio di video-on-demand più noto in tutto l’Occidente sarà visto non tanto come un punto di rottura sul fronte del consumo di contenuti audiovisivi in rete, quanto come una vera e propria svolta paradigmatica nel modo di fare e concepire televisione, non più basato sul palinsesto bensì sull’algoritmo.
Grazie a questa radicale innovazione, Netflix ha l’obiettivo e promette ai suoi utenti, agli stakeholders e ai producers di diventare la più grande televisione internazionale, portando da tutto il mondo e in tutto il mondo grandi storie e nuove narrazioni.
Da questo punto di vista, Netflix può costituire anche in Italia un’inedita occasione grazie a cui produttori e giovani professionisti del settore possono trovare spazio nel nuovo ecosistema audiovisivo, ridefinendo il rapporto dialettico tra produzione e consumo e le forme di lavoro culturale nell’era dello streaming.
Francesco Marrazzo, dottore di ricerca in “Sociologia e ricerca sociale, indirizzo Sociologia della comunicazione e dei media” presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, è docente a contratto di “Marketing e nuovi media” nel Dipartimento di Scienze Sociali dell’Ateneo Federiciano. È autore di articoli in materia di audiovisivo e comunicazione politica pubblicati su importanti riviste scientifiche (Mediascapes Journal, Sociologia della comunicazione, Diritto ed economia dei mezzi di comunicazione), e di Deciders. Chi decide sulla rete (Dante & Descartes, Napoli 2015), un saggio sociologico su tematiche ed aspetti legati alla regolamentazione del Web 2.0 (in particolare hate speech e oblio online). Giornalista pubblicista, dopo aver lavorato nei settori della comunicazione e delle relazioni istituzionali presso aziende, società di consulenza, enti pubblici e privati, è attualmente funzionario sociologo presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.