I dati sull’editoria contenuti nella Relazione dell’Agcom 2013, presentata ieri alla Camera, sono allarmanti e preoccupano ulteriormente il settore, anche se non sono una sorpresa. Oggi a rassicurare l’industria è intervenuto il Sottosegretario all’Editoria, Luca Lotti, per ricordare che il Fondo straordinario da 120 milioni di europer il triennio 2014-2016, istituito con il decreto approvato lo scorso 26 giugno, aiuterà l’occupazione.
L’Agcom, nella Relazione, ha indicato ieri che per l’editoria continua lo stato di crisi: il fatturato dei quotidiani nel 2013 ha registrato un calo del 7% rispetto al 2012. Vanno molto peggio i periodici che perdono il 17%.
Dai ‘preoccupanti’ ha indicato Lotti, precisando: “Siamo tutti consapevoli che il settore ormai da tempo soffre una crisi che pone delle difficoltà oggettive al sistema nel suo complesso; tuttavia, eravamo a conoscenza della situazione ed è su questa base che abbiamo costruito il decreto sul Fondo straordinario per l’editoria” che va “nella direzione di creare nuova occupazione”.
Il Sottosegretario ha anche dichiarato che in merito al decreto approvato ha purtroppo letto “in queste ore ricostruzioni molto fantasiose ed errate, anche dal punto di vista squisitamente tecnico”.
Ha quindi precisato che si tratta “invero di un provvedimento articolato e con caratteristiche assolutamente innovative, che vanno tutte nella direzione di creare nuova occupazione. Perché la crisi di questo settore – ha spiegato – si combatte anche favorendo l’ingresso di nuova forza lavoro, magari proprio di quei giornalisti che fino ad oggi non hanno avuto l’opportunità di una stabilizzazione”.
“Ecco perché – ha aggiunto il Sottosegretario – nel decreto sul Fondo, da una parte, si dice chiaramente che ogni tre prepensionamenti c’è obbligo di una assunzione a tempo indeterminato e, dall’altra, si vieta al giornalista prepensionato con i contributi pubblici di continuare a lavorare con la stessa testata attraverso un contratto di collaborazione: due novità queste che vanno proprio nella direzione della creazione di nuovi posti di lavoro stabili”.
Il decreto, ha ricordato Lotti, stabilisce sgravi fiscali al 100% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e al 50% per quelle a tempo determinato, prevedendo ulteriori incentivi per la trasformazione da determinato a indeterminato. Ed è previsto anche l’obbligo di trasformare il 20% dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Nel decreto, infine, ci sono altri interventi per gli ammortizzatori sociali (ma solo se cofinanziati dagli editori) e incentivi per leinnovazioni tecnologiche e le startup.
Queste ultime misure consentiranno da una parte di concedere una garanzia per chi investe nel digitale, dall’altra di premiare le migliori startup. “Una misura questa – ha precisato Lotti – allargata anche all’editoria libraria”.