La nuova programmazione di interventi della Regione Lazio, legata ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014-2020 (SIE), potrà contare su finanziamenti per oltre 3 miliardi di euro destinati a 45 azioni di governo, orientate allo sviluppo dell’economia digitale sul territorio, al sostegno delle startup e delle Pmi, alla promozione dell’innovazione tecnologica in ambito aziendale e nelle aree urbane e periferiche.
I primi 38 interventi partiranno già alla fine dell’anno, ha promesso in conferenza stampa di presentazione il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e per la prima volta sarà adottata una cabina di regia unica per i fondi europei, affiancata da sportelli diffusi sul territorio per assistere cittadini e aziende nell’accesso ai bandi.
Le 45 azioni di governo verteranno, tra le altre cose, sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e lo sviluppo dell’egovernment; sull’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di reti di impresa; sulla riqualificazione energetica edilizia e la riconversione e rigenerazione energetica delle abitazioni; sulle startup innovative e creative; sull’attrazione degli investimenti nel settore dell’audiovisivo; su green economy e green jobs; sull’inclusione sociale e le smart communities; sull’innovazione sociale e la formazione continua; sulla tutela delle risorse naturali e ambientali; sulla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili; sulla diffusione della banda ultralarga; sul consolidamento dei data center regionali; sulla mobilità sostenibile e i trasporti pubblici ecosostenibili su gomma e ferro e molto altro.
Un’occasione unica, pur con qualche critica soprattutto per il sostegno alle biomasse di origine agricola e agroalimentare (caratterizzate da diversi gli aspetti critici relativi alla sostenibilità ambientale di tali processi), per dare ossigeno all’economia regionale ma soprattutto per innovarla e rilanciarla in un contesto nazionale ed internazionale.
Leggendo l’organizzazione degli interventi per macroarea strategica, ed entrando nel dettaglio descrittivo di ciascuno di essi, si riconosce il filo unico che ha legato il programma di governo della Giunta alla definizione degli strumenti di programmazione necessari alla sua attuazione:
- Le politiche per lo sviluppo economico, fortemente orientate a favorire un progressivo innalzamento della capacità competitiva del tessuto d’impresa laziale, sia sui mercati interni che su quelli esteri, saranno sostenute con quasi 1,2 miliardi;
- Gli interventi in formazione e per il rilancio delle opportunità di lavoro avranno una dotazione finanziaria di 360 milioni di euro ;
- Alla strategia di integrazione sociosanitaria, imperniata sui servizi territoriali, andranno, a integrazione delle risorse per la sanità, 113 milioni di euro;
- Ai temi della sostenibilità ambientale, della messa in sicurezza del territorio, delle bonifiche di aree gravemente inquinate e all’implementazione di una strategia per il superamento delle problematiche di gestione dei rifiuti sono destinati oltre 625 milioni di euro;
- Interventi infrastrutturali vitali per la competitività e la qualità della vita, alcuni dei quali attesi da lungo tempo, come la copertura di tutto il territorio regionale con la connessione a banda ultralarga di 30 Megabit e la mobilità collettiva, saranno sostenuti con investimenti per oltre 965 milioni di euro;
- La lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, i servizi per l’infanzia, il sostegno alle persone nelle fasi di formazione e ricerca di lavoro e la promozione della pratica sportiva sono gli architravi sui quali la Regione concentrerà gli interventi per una “società più unita” finanziandoli con quasi 460 milioni di euro.
Per informazioni sui bandi: www.lazioinnova.it; www.lazioeuropa.it.