Sempre più europei (e italiani) preferiscono il cellulare al telefono fisso. È questo uno dei risultati emersi dall’indagine Ue sulle eCommunication, condotta da Eurostat per fare il punto sulla diffusione dei servizi di comunicazione elettronica e sul livello di protezione percepito dai consumatori.
Dall’indagine emerge che in quasi 7 case europee su 10 (69%) c’è almeno una persona che usa internet mobile: una percentuale in aumento di 21 punti percentuali rispetto al 2014.
Il tasso di penetrazione varia dal 64% in Grecia al 91% della Danimarca.
In Italia, più che nel resto d’Europa, ci sono famiglie con in casa un cellulare ma non il telefono fisso (43% contro il 33% di media Ue). Il 31% delle famiglie italiane (contro una media Ue del 13%), inoltre, non ha connessione internet fissa ma dispone di un cellulare con connessione a internet, anche se a livello Ue la percentuale sale al 58% degli under-29. Resta però più alta della media Ue la percentuale di famiglie italiane senza alcun accesso a internet (28 vs. 20%).
In linea con la media Ue del 74% la percentuale di italiani (73%) che considera la telefonia mobile il servizio di comunicazione più importante, seguito da internet mobile (il secondo più importante per il 41% degli Italiani e il 34% degli europei) e dalla telefonia fissa (31% vs. 32%).
Gli italiani risultano quindi, proprio perché ormai ‘smartphone-dipendenti’, meno ‘affezionati’ degli altri europei alla banda larga fissa.
L’84% degli italiani fa o riceve almeno una telefonata al cellulare più di una volta al giorno (il 72% nella Ue) e il 54% invia o riceve sms (45% nella Ue).
Il 50% usa servizi di instant messaging più volte al giorno (contro il 36% nella Ue) e il 36% invia email (35% nella Ue). il 27% posta contenuti sui social più volte al giorno contro il 19% nella Ue e il 17% effettua chiamate (anche video) via internet.
Quanto alla tv, decisamente superiore alla media Ue la percentuale di famiglie che usufruiscono del digitale terrestre (87% vs. 43%) mentre è inferiore la percentuale di abbonamenti alla Tv satellitare (14% vs. 24%) e via cavo (9% vs. 29%).