Il 2020 potrebbe essere ricordato come l’anno della definitiva consacrazione dell’ecommerce su scala mondiale.
La pandemia di Coronavirus, che ha costretto in casa un quarto della popolazione umana, ha aperto le porte del commercio online a tantissimi nuovi utenti, fidelizzando ulteriormente i vecchi.
L’effetto Covid
Allo stesso tempo, però, la crisi economica e sanitaria che ne è scaturita ha anche ridotto la capacità di spesa dei singoli consumatori e gli stessi esercenti, che devono fare i conti ora con lo spettro dei licenziamenti, con la cassaintegrazione o la disoccupazione, con le norme che regolano il distanziamento sociale.
A livello mondiale, secondo nuove stime eMarketer, le vendite sui siti di ecommerce cresceranno ancora a doppia cifra, ma ad un tasso più contenuto del +16,5%, invece che del +20,2% delle precedenti stime pre-Covid.
Considerando la variabile virus, quindi, il mercato ecommerce globale potrebbe raggiungere i 3.914 miliardi di dollari entro la fine del 2020.
Le perdite rispetto a quanto stimato ad inizio anno potrebbero ammontare attorno ai 190 miliardi di dollari.
L’eCommerce nel mondo
I Paesi che registreranno la diminuzione più consistente in termini di volumi di vendite online sono la Cina e l’India, secondo il Report, mentre quelli che potrebbero continuare a crescere ad un tasso anche superiore al +20% sono Spagna, Malesia e Filippine.
A livello di mercati globali, il 42,3% delle vendite ecommerce è relativo all’area dell’Asia e del Pacifico, il 23% al Nord America, il 16,2% all’Europa.
Il 62% di tutte le vendite ecommerce asiatiche è relativo al mercato cinese.
In Italia, invece, nel mese di maggio 2020, oltre la metà degli acquirenti sul territorio nazionale ha dichiarato di fare numerosi acquisti online (59%).
Le precedenti stime pre-Covid davano il mercato mondiale dell’ecommerce a 4.105 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, con un tasso di crescita del +18,4% rispetto al 2019.