Concorrenza

eCommerce: l’Antitrust Ue apre tre indagini per pratiche anticoncorrenziali

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La Commissione Ue ha avviato tre indagini per pratiche anticoncorrenziali relative alla vendita transfrontaliera online di video giochi, elettronica di consumo e prenotazioni di hotel.

La Commissione Europea ha aperto tre filoni d’indagine separati sull’eCommerce, per verificare il rispetto delle norme antitrust in relazione alla vendita transfrontaliera online di prodotti di elettronica, video games e prezzi di hotel in rete.

La strategia della Commissione per il Digital Single Market ha individuato alcune barriere regolamentari che frenano il decollo dell’eCommerce transfrontaliero e ha proposto alcune misure per superare i problemi.

Per contrastare il rischio di pratiche anticoncorrenziali, la Commissione ha aperto questi tre filoni d’inchiesta, per verificare l’esistenza o meno di restrizioni di prezzo al consumo e discriminazioni di prezzo in base al luogo di provenienza di un ordine e pratiche di geo-blocking.

Tutte pratiche scorrette, che limitano i diritti dei consumatori restringendo il ventaglio dell’offerta. Sarà il faro dell’Antitrust Ue a verificare se ci sono gli estremi di condanna per pratiche commerciali scorrette e condotte anticoncorrenziali tramite accordi fra aziende. Il commissario Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager ha detto che “l’eCommerce dovrebbe offrire ai consumatori un’ampia scelta di beni e servizi, consentendo loro di effettuare acquisti oltre frontiera. Le tre inchieste aperte oggi (ieri ndr) sono nei confronti di aziende sospettate di non garantire questi benefici ai consumatori. I casi riguardano l’elettronica di consumo, i video game e gli hotel. Più in dettaglio, stiamo indagando se vi siano aziende che non rispettano le regole antitrust della Ue limitando i prezzi al consumo in modo illecito oppure escludendo alcuni clienti dalla possibilità di fruire di offerte speciali a causa della loro nazionalità o provenienza”.

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