Cresce la propensione all’eCommerce nel nostro paese, il canale privilegiato per l’acquisto online resta di gran lunga il PC rispetto allo smartphone mentre il 23% non impiega ancora Internet per la spesa. Quattro italiani su dieci (42%) sono propensi all’acquisto online di biglietti aerei, l’8% è pronto all’acquisto di prodotti alimentari in Rete e uno su tre si tiene aggiornato sul business tramite social network, che diventano così ottimi strumenti per veicolare prodotti in Rete.
E’ quanto emerge dall’indagine “Nielsen Global Marketing Effectiveness in the retailer landscape and the impact of e-commerce”, condotta in 60 paesi su un campione di 60mila persone, secondo cui il 21% degli italiani acquista online gli eBook, mentre i prodotti di cosmesi o per l’igiene personale sono al 17%, ma sono ricercati sul web dal 19% della popolazione.
L’82% degli italiani effettua acquisti online da PC (80% dato globale) seguito dal cellulare al 36% (44% globale) e dal tablet al 25% (31% globale).
Per auto e moto accessori, soltanto l’8% degli intervistati acquista online. In Europa si riscontra la medesima tendenza, salvo in Inghilterra, dove il 19% fa ricerca su internet mentre il 17% compie l’acquisto online.
Tre italiani su quattro dichiarano di preferire una ricerca di persona per giochi e prodotti per l’infanzia. Prima di procedere all’acquisto online il 60% degli italiani legge recensioni del prodotto/servizio.
A livello globale vestiti, accessori e scarpe con il 46% guidano la graduatoria degli acquisti via web, mentre in Italia questa tipologia merceologica è acquistata online solo per il 30%, posizionandosi al quarto posto dopo la prenotazione di alberghi (35%) e i libri cartacei (32%). L’elettronica di consumo è acquistata online dal 24% della popolazione.
“A partire dai dati della survey che abbiamo realizzato a livello global sul tema dell’e-commerce – ha detto l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – emerge che in Italia ci sono ancora ampi margini di sviluppo del mercato dell’online visibili soprattutto negli acquisti di alimentari o prodotti per la persona. E’ sintomatico il fatto che la maggior parte degli acquisti in Rete venga fatta da PC, a differenza di ciò che avviene in quelle aree con uno sviluppo tecnologico più recente (soprattutto Asia), dove l’acquisto online si espleta in movimento (cellulari e tablet). D’altra parte, anche in Italia si sta affermando una politica di vendita integrata, che vede il web giocare un ruolo complementare al negozio fisico. Occorre, dunque, accelerare un circolo virtuoso tra punto di vendita e Rete, poiché se da una parte quest’ultima può sostituire il negozio, contemporaneamente risulta essere lo stimolo a visitare il punto vendita. In sintesi, – ha concluso Fantasia – esiste ormai una interconnessione completa tra fisico e virtuale: le leve di marketing, dunque, verranno valorizzate se saranno il frutto di una concezione integrata del rapporto consumatore/retailer”.
Per il 58% degli intervistati, la ragione per cui si ricorre all’online è la comodità (media globale 76%, media UE 70%, Inghilterra 75%), anche se il 42% non si fida a dare le informazioni della carta di credito (media UE 41%).
Il 52% pensa sia più conveniente fare acquisti sul web che in negozio, e il 50% di potere beneficiare del prezzo migliore.
Le spese di spedizione rappresenta ancora una barriera allo shopping online. Il 36% degli italiani vorrebbe che questa voce venisse eliminata dalle offerte dei vari prodotti. In Europa il valore oscilla tra il 30% della Germania e il 38% della Francia.
Il marketing diretto è una leva importante utilizzata nel commercio online: il 42% del campione accoglie favorevolmente le email del retailer e il 38% ne chiede l’iscrizione per tenersi aggiornato. Si è più cauti nell’utilizzo delle app, poichè se il 32% ne fa uso per la pianificazione delle spese, solo il 21% gestisce la spesa nel negozio con un tool online. Il 27% pensa che i siti dei retailer non siano di immediato utilizzo.
Gli italiani si avvicinano alle novità di prodotto grazie alle promozioni (53%) o ad uno sconto tramite coupon (35%), ma anche per provare qualcosa di nuovo (41%) o un gusto nuovo (32%). Il campione gratuito nel negozio funziona solo per il 17% dei consumatori, mentre il display scende al 13%. Il 24% degli intervistati è motivato all’acquisto ancora dalle formule pubblicitarie classiche (giornali, tv, outdoor), il 18% da un packaging rinnovato.
La leva prezzo spinge il 61% degli italiani a visitare un nuovo punto vendita (media UE 70%, media globale 68%). Anche se le promozioni speciali attirano nuovi acquirenti (47%), il 55% dei consumatori sceglie il negozio/supermercato in funzione della comodità (vicinanza). La qualità del prodotto motiva il 41% degli acquirenti, mentre il 31% è sensibile all’assortimento dell’offerta. Il 35% sottolinea che il punto vendita deve essere ordinato e pulito mentre il 22% sottolinea l’importanza della presenza di uno staff professionale nel momento dell’acquisto.