Dopo la decisione di Donald Trump di introdurre dazi anche sui prodotti di valore inferiore a 800 dollari provenienti dalla Cina, l’Unione Europea ha deciso di seguire una strada simile.
Bruxelles punta a eliminare l’esenzione dai dazi doganali per i pacchi di valore inferiore a 150 euro, una misura che potrebbe riguardare milioni di spedizioni dalla Cina. Nel 2024, infatti, nell’Ue sono arrivati quotidianamente 12 milioni di pacchi di piccolo valore (sotto i 22 euro), il doppio rispetto al 2023 e quattro volte quelli del 2022. In totale, si parla di oltre 4 miliardi di pacchi all’anno.
Più controlli su Temu e Shein
Molti di questi prodotti rappresentano, secondo le normative europee, un rischio per la salute o violano la proprietà intellettuale. Per questo motivo, la Commissione Europea ha chiesto di accelerare la riforma doganale proposta nel 2023, anche se i negoziati tra Parlamento e Consiglio Ue non sono ancora iniziati.
Bruxelles intende inoltre introdurre una “tassa di gestione” sui pacchi provenienti da piattaforme e-commerce extraeuropee per finanziare controlli più rigorosi sui prodotti illegali. L’importo della tassa non è ancora stato definito, ma l’obiettivo è coprire i costi crescenti delle ispezioni.
Secondo Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, il numero di pacchi provenienti dalla Cina è raddoppiato tra il 2023 e il 2024, con il 91% delle spedizioni provenienti da piattaforme come Temu e Shein. La crescita esponenziale di questi acquisti sta mettendo sotto pressione le dogane europee, prima linea di difesa contro merci non conformi o pericolose.
Oltre ai rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori, la vicepresidente ha sottolineato anche l’impatto ambientale e la concorrenza sleale verso i rivenditori europei, in particolare le piccole e medie imprese che rispettano gli standard comunitari.
Indagini in corso su Shein e Temu
Nel frattempo, la Commissione Europea ha avviato un’indagine su Shein, sospettata di violare le normative sulla tutela dei consumatori. L’azienda, fondata in Cina e con sede a Singapore, è accusata di non fare abbastanza per contrastare la vendita di prodotti non conformi. Se verranno accertate violazioni, Shein potrebbe essere sanzionata dalle autorità nazionali.
L’azienda si è detta disponibile a collaborare con l’Ue e i governi nazionali per garantire la sicurezza degli acquisti online.
Anche Temu è finita nel mirino di Bruxelles: alla fine di ottobre, la Commissione ha avviato un’indagine sulla piattaforma per presunte carenze nel contrasto alla vendita di prodotti potenzialmente pericolosi.
Il blocco delle poste USA
Le restrizioni europee si inseriscono in un contesto di crescente pressione anche negli Stati Uniti, dove il servizio postale ha adottato misure simili. La decisione colpisce le merci di piccolo valore, fino a 800 dollari, che finora erano esentate dai dazi statunitensi. Se il blocco dovesse proseguire, migliaia di consegne da parte di e-commerce cinesi come Shein, Temu e AliExpress sarebbero a rischio. Questi siti hanno basato il loro successo su prezzi estremamente competitivi, resi possibili anche dall’assenza di tariffe doganali.
La mossa delle poste americane è una conseguenza diretta del decreto esecutivo di Trump, che ha imposto un dazio del 10% sul made in China e ha eliminato la regola del “de minimis”, che consentiva l’esenzione doganale per i pacchi di valore inferiore agli 800 dollari.
Per la Cina gli Stati Uniti “devono smetterla con iniziative che colpiscono il commercio”
La reazione di Pechino non si è fatta attendere. Il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ha dichiarato che gli Stati Uniti “devono smetterla con iniziative che colpiscono il commercio” e ha aggiunto che la Cina “adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi delle sue aziende”.
Un’eventuale conferma del blocco rappresenterebbe un duro colpo per i colossi dell’e-commerce cinese. Secondo un rapporto del comitato congressuale statunitense sulla Cina del 2023, Temu e Shein da soli rappresentano circa il 30% di tutti i pacchi spediti ogni giorno negli Stati Uniti sotto la regola del de minimis.