La campagna per il taglio dell’Iva sugli eBook trova oggi un nuovo alleato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dal Salone del libro di Torino ha lanciato il proprio appello perché l’aliquota ridotta diventi una ‘regola condivisa’ in tutta l’Unione europea.
Una posizione importante, quella del Capo dello Stato, che si colloca nell’ambio di un’accesa campagna per l’abbattimento dell’Iva sui libri elettronici.
Giusto alcuni giorni fa, l’Associazione Italiana Editori è intervenuta per sottolineare che la Commissione Ue avrebbe potuto essere più coraggiosa su questo fronte nel presentare la strategia del Mercato Unico Digitale.
Gli editori si aspettavano interventi più incisivi, invece devono accontentarsi di quelle che al momento appaiono solo come ‘buone intenzioni’ e della promessa fatta dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, di avviare la riforma su Iva ed eBook entro 2016.
Intanto l’Italia è andata oltre e dal 1° gennaio di quest’anno agli eBook viene applicata un’Iva ridotta al 4%. Il nostro Paese però sa bene che rischia la procedura di infrazione Ue, come è successo alla Francia e al Lussemburgo che dal 2012 hanno già applicato un regime ridotto violando però le regole comunitarie, come ha recentemente stabilito una sentenza della Corte di Giustizia.
Ma adesso scende in campo anche Mattarella che stamani a Torino ha dichiarato: “Il nostro Paese, a partire dalla legge di stabilita 2015, ha portato l’Iva per gli eBook al 4%, come per i libri di carta. Una simile misura è stata adottata anche da altri Paesi europei. L’auspicio è che diventi una regola condivisa, e comunque che questa regola non venga ostacolata”.
Così Mattarella ha fatto suo lo slogan “un libro è un libro”, “indipendentemente dal suo formato”.
Il Presidente anche sottolineato che “l’idea stessa di Europa va oltre il territorio, e implica un progetto, una visione dell’uomo e del mondo. Purtroppo qualche volta lo dimentichiamo, facendo prevalere gli egoismi”.