Se sia una manovra opportunistica o solo ‘benefica’, dipende da quale punto di vista la si guarda: fatto sta che da un paio di giorni i passeggeri che transitano nella stazione di Mumbai – la più grande di tutta l’India, con una popolazione di quasi 12,5 milioni di persone – possono usufruire del Wi-Fi gratuitamente, grazie a Google.
L’obiettivo ufficiale dell’operazione – annunciata a settembre scorso in occasione della visita negli Usa del primo ministro indiano Narendra Modi – è quello di dare vita al “più grande progetto di WiFi pubblico in India e uno dei più importanti al mondo per numero di potenziali utenti”. Molti dei passeggeri che transitano dalle stazioni ferroviarie indiane, tra l’altro, non dispongono di una connessione internet privata: secondo McKinsey & Co., infatti, sono 1 miliardo gli indiani senza accesso a internet.
Il piano di marcia di Google prevede la copertura delle prime 100 stazioni, le più trafficate del Paese, già entro la fine del 2016 e, solo in questa prima fase, il progetto riguarderà all’incirca di 10 milioni di passeggeri ogni giorno. Le prossimne 4 stazioni saranno quelle di Allahabad nell’Uttar Pradesh, Jaipur nel Rajasthan, Patna in Bihar e Ranchi in Jharkhand.
La connessione sarà inizialmente gratuita, giusto il tempo di fidelizzare la vasta platea indiana ai suoi servizi – dalla ricerca a YouTube e Gmail – ma secondo Google cercherà di monetizzarli quanto prima.
Come ha spiegato il portavoce Taj Meadows, “non c’è un preciso calendario per quanto riguarda il cambiamento dell’attuale modello gratuito, ma è corretto affermare che questo è un obiettivo di lungo termine, non di qualche settimana”.
Il gruppo di Mountain View – che nel 2013 ha varato ‘project loon’, un progetto per portare Internet a basso costo nei paesi in via di sviluppo attraverso una flotta di palloni aerostatici e dirigibili e una rete satellitare – ha stretto un accordo di collaborazione con RailTel, la divisione tlc delle ferrovie indiane e ha dispiegato nel paese oltre 45 mila km di fibra ottica.
Al momento, ha spiegato la società, l’accesso a internet sarà ad alta velocità per la prima ora. Dopo di che le connessioni saranno ‘normali’ ha precisato Gulzar Azad, responsabile dei programmi di accesso di Google in India.
Malgrado un tasso di penetrazione pari ad appena il 20% della popolazione e una velocità media di connessione tra le più basse al mondo, l’India è il secondo paese al mondo per numero di utenti internet (circa 426 milioni).
È lì, quindi, che si svolge la prossima battaglia per la conquista di nuovi utenti, e le società del web sono ovviamente già tutte schierate.
Anche Microsoft, ad esempio, ha annunciato l’intenzione di portare la connettività Internet in circa 500 mila città e centri rurali dell’India (a una popolazione, cioè, di circa quattro milioni di abitanti), mentre Facebook – oltre ad aver varato l’iniziativa internet.org – si è schierata per fornire connettività ai campi profughi sparsi per il globo per garantire ai rifugiati un migliore accesso agli aiuti comunitari, facilitare i contatti con le famiglie e fornire utili dati alle agenzie delle Nazioni Unite.