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e-Learning, bene per il 65% degli studenti. Ma per 8 su 10 la scuola rimane insostituibile

Interpreti, per eccellenza, della compenetrazione tra online e offline, i ragazzi stanno dettando all’interno delle famiglie la propria originale agenda di consumo mediatico, svecchiando stili di vita, abitudini e convenzioni decennali durante la pandemia da Covid-19.

Lo spiega l’ottava edizione dell’Osservatorio Giovani e Futuro di MTV, l’indagine sugli under-30 italiani promossa da ViacomCBS Networks Italia, in relazione all’emergenza sanitaria in corso. Secondo la ricerca, i ragazzi sono diventati ‘acceleratori’ della trasformazione digitale dentro le proprie case, nei confronti dei genitori e degli adulti.

I numeri

La ricerca, condotta su un campione di 1.000 ragazzi tra i 16 e i 30 anni, rappresentativo della popolazione italiana per età, genere e aree geografiche, ha evidenziato come:

E-learning e maturità

Per quanto riguarda la formazione, la ricerca evidenzia come per i giovani le nuove modalità di studio come l’e-Learning rappresentano un’opportunità, ma le vivono come strumenti compensatori: la scuola resta il luogo di crescita per eccellenza.

Il 74% la digital transformation fondamentale

I giovani vedono avvicinarsi giorni difficili, sanno che la pandemia sarà uno spartiacque, ma pensano che il senso di appartenenza ad una comunità nazionale solidale possa essere la risorsa decisiva.

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