Dal primo luglio scorso sono state emesse quasi 4 milioni di fatture elettroniche tra privati e in questa “fase di avvio” dell’obbligo dell’e-fattura “non sono emerse particolari situazioni di criticità, né dal punto di vista infrastrutturale né dal punto di vista delle richieste di assistenza da parte degli operatori”, ha detto Antonino Maggiore, da 5 giorni lavorativi il nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso dell’audizione (vai al video integrale) in commissione Finanze alla Camera. L’obbligo dell’e-fattura è scattato dal primo luglio per i subappalti della pubblica amministrazione e per il settore dei carburanti, esclusa la vendita al dettaglio, rinviata a gennaio 2019 quando l’obbligo sarà generalizzato per i privati residenti o con stabile organizzazione in Italia (con alcune categorie escluse).
Semplificazione per i cittadini per l’emissione e l’invio dell’e-fattura, con questo obiettivo “Il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate – ha proseguito Maggiore – hanno operato un intenso e costruttivo confronto con tutte le associazioni di categoria per definire le regole tecniche di funzionamento finalizzate a rendere il processo di fatturazione elettronica più semplice ed efficace possibile”.
Una guida pratica per i contribuenti, due video-tutorial e una nuova sezione del sito dell’Agenzia, così l’Entrate ha iniziato a fornire un kit di strumenti informativi per aiutare i contribuenti a prendere confidenza con la nuova procedura e a conoscere tutti i servizi offerti gratuitamente per generare e conservare l’e-fattura.
Un’app, il QrCode, e procedure tecniche più snelle, ecco le altre semplificazioni volute dall’Agenzia delle Entrate e realizzate da Sogei, “il partner tecnologico che recepisce le nostre osservazioni e le traduce tecnicamente al fine di agevolare la fruibilità delle piattaforme per la fatturazione elettronica” ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Entrate durante l’audizione, che ha aggiunto “Con l’ausilio di Sogei abbiamo anche semplificato il sistema di indirizzamento delle fatture, che consente ora al fornitore di non avere necessariamente l’indirizzo digitale del cliente”.
Ecco la procedura web, il software scaricabile sul computer e l’app Fatturae, scaricabile dagli store Android e Apple, per emettere, inviare e conservare i documenti fiscali.
Al 25 settembre, secondo i dati forniti da Antonino Maggiore, direttore dell’Agenzia delle Entrate, alla Commissione parlamentare, sono state emesse 3,942 milioni di fatture tra privati, 102mila soggetti hanno chiesto il QrCode per trasmettere l’e-fattura e il numero di registrazioni dell’indirizzo telematico è di 64.874 soggetti “in parte già obbligati e in parte che in prospettiva saranno obbligati alla fatturazione elettronica”.
Ulteriori semplificazione in arrivo per l’e-fattura
Dopo la presentazione del lavoro svolto sia a livello comunicativo sia dal punto di vista tecnico per le piattaforme dell’e-fattura, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha illustrato alla Commissione parlamentare le ulteriori semplificazioni e soluzioni per rendere più facile dal prossimo anno l’emissione e l’invio della fattura elettronica.
- Rendere disponibile una fattura già potenzialmente pronta grazie ai dati contenuti nell’Anagrafe tributaria.
- Evoluzione dell’app Fatturae per consentire la preparazione dell’e-fattura anche off-line e poi trasmetterla al Sistema di Interscambio (SdI). Il SdI è una sorta di “postino” che svolge i seguenti compiti: verifica se la fattura contiene almeno i dati obbligatori ai fini fiscali, nonché l’indirizzo telematico (c.d. “codice destinatario” ovvero indirizzo PEC) al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura. Controlla, infine, che la partita Iva del fornitore (c.d. cedente/prestatore) e la partita Iva ovvero il Codice Fiscale del cliente (c.d. cessionario/committente) siano esistenti.
- Pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate delle FAQ, tutte le possibili domande e risposte utili a chiarire qualsiasi dubbio per chi scatterà l’obbligo dell’e-fattura.
- Giornate formative organizzate dall’Agenzia delle Entrate con le associazioni di categorie interessate dall’obbligo della fatturazione elettronica.
- E una campagna di comunicazione sull’e-fattura da realizzare nei prossimi mesi su tutti i media, Facebook compreso.
Infine Maggiore ha anche commentato le proposte parlamentari di esenzione di alcune categorie dall’obbligo dell’e-fattura dal 2019: se “si prevedesse di intervenire normativamente per limitare l’obbligo” di fatturazione elettronica “a specifiche categorie si introdurrebbero elementi di notevole complessità” per gli operatori tra loro e per l’Agenzia delle Entrate, ha fatto sapere il nuovo direttore delle Entrate, sottolineando che “la complessità aumenterebbe notevolmente il rischio di errori da parte degli operatori con conseguenti difficoltà di controllo” e “ripercussioni sulle azioni di prevenzione e contrasto a fenomeni di frodi ed evasione Iva”. “Chi avesse problemi ad inviare entro 24 ore dal pagamento l’e-fattura può ricorrere alla fatturazione differita”, ha fatto sapere il direttore dell’Entrate, “fa la bolla e poi entro quindici giorni invia la fatturazione elettronica con l’aiuto di un intermediario”, ha precisato Maggiore.
“Si può partire senza problemi dal primo gennaio 2019 con la fatturazione elettronica”, ha concluso il direttore dell’Agenzia delle Entrate.