(*Aggiornamento del 21 dicembre 2019: Il Garante Privacy ha, con un articolato provvedimento, individuato i presupposti e le condizioni perché la stessa Agenzia possa avviare dal 1 gennaio 2019 i trattamenti di dati connessi al nuovo obbligo. Leggi il nuovo articolo di Key4biz)
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali sta valutando in queste ore le migliorie inviate oggi dall’Agenzia delle Entrate per risolvere le criticità messe in evidenza dall’Autorità sulla fatturazione elettronica. Nei rilievi del 16 novembre scorso il Garante Privacy ha chiesto alle Entrate di far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica a partire dal primo gennaio, quando la misura scatterà (salvo sorprese) e sarà obbligatoria anche per il B2B e B2C, ossia per i privati residenti o con stabile organizzazione in Italia (con alcune categorie escluse).
Memorizzazione delle fatture per i clienti finali solo su richiesta e non in automatico, migrazione dal canale Ftp ai canali più sicure e potenziamento dei server per evitare blocchi nell’autostrada digitale Sdi. Sono queste alcune delle soluzioni messe a punto dall’Agenzia delle Entrate, scrive Italia Oggi, sono state inviate al Garante Privacy. C’è, dunque, grande attesa per il responso che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
“Il provvedimento che noi abbiamo adottato è di tipo abbastanza nuovo” – ha spiegato Antonello Soro, Garante Privacy, alcuni giorni dopo la pubblicazione dei rilievi – “quello dell’avvertimento, che discende dal nuovo quadro giuridico europeo e che consente al destinatario dell’avvertimento, in questo caso l’Agenzia delle Entrate, e di prendere nota delle nostre considerazioni per adeguare alla norma i propri provvedimenti, riservandosi naturalmente un giudizio a posteriori sul trattamento, una volta che fosse avviato, ma dando al titolare del trattamento di questi dati, l’Agenzia delle entrate, la possibilità di non incorrere in una violazione delle leggi e quindi delle conseguenti sanzioni”.
e-Fattura. Le risposte ai dubbi più frequenti nelle Faq dell’Agenzia dell’Entrate
Oltre a queste migliorie inviate all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito web le risposte ai dubbi più frequenti sull’e-Fattura.
Compilazione, emissione, deleghe, modalità di trasmissione, registrazione e conservazione delle fatture elettroniche. Autofatture, sanzioni e software. E ancora fatture elettroniche verso e da soggetti stranieri (transfrontaliere), verso consumatori finali non Partita IVA, operatori in regime forfettario e di vantaggio, agricoltori in regime speciale, identificati. C’è tutto questo nelle FAQ sul sito dell’Agenzia dell’Entrate, divise sia per domande generali sia per categorie.