Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui..
Il mercato delle app per telefonia mobile torna a respirare (si fa per dire, visto che anche nei periodi di contrazione parliamo di numeri più che invidiabili per qualsiasi altro settore, tech o non tech). Secondo una recente ricerca di Appfigures, il 2024 è stato un anno cruciale per la ripresa dell’economia globale di questo comparto, con una netta inversione di tendenza rispetto al rallentamento che nel 2022 aveva fatto preoccupare molti, timorosi che il periodo d’oro fosse finito per sempre.
La spesa globale dei consumatori su App Store e Google Play ha raggiunto infatti i 127 miliardi di dollari, per un aumento del 15,7% rispetto all’anno precedente. Un incremento, tuttavia, che non è stato equamente distribuito tra le due principali piattaforme: il ruolo predominante è stato quello dell’App Store di Apple, che ha fatto registrare una crescita significativa della spesa, mentre Google Play ha invece registrato un lieve calo.
I numeri della crescita (e del calo)
L’App Store si è imposto come il motore principale della ripresa grazie a una crescita del 24% su base annua, che ha permesso di raggiungere i 91,6 miliardi di dollari di spesa globale. Al contrario, Google Play ha subito una flessione dell’1,5%, fermandosi così a 35,7 miliardi di dollari, un divario che evidenzia una dinamica di mercato in cui la qualità e l’attrattività delle applicazioni disponibili sull’ecosistema Apple continuano ad attrarre consumatori disposti a spendere di più, almeno relativamente, per contenuti premium e abbonamenti.
L’ecosistema Android, invece, pur mantenendo com’è noto una base di utenti molto ampia grazie al numero enorme di dispositivi che sfruttano questo sistema operativo mobile, ha sofferto soprattutto l’effetto delle misure più rigide adottate da Google per limitare la diffusione di app di bassa qualità, con un calo del 60% nelle nuove pubblicazioni (per scoprire le tariffe più convenienti in ambito Internet mobile, c’è il comparatore di SOSTariffe.it).
Un contributo significativo alla crescita complessiva è arrivato dagli Stati Uniti, come sempre una fetta importante del mercato globale con 47,6 miliardi di dollari di spesa, in aumento dell’11% rispetto al 2023. Anche in questo caso, Apple ha dominato la scena, generando 34,4 miliardi di dollari, un incremento del 18,4%, rispetto ai 13,2 miliardi di Google Play, che ha visto un calo del 4,7%. Un’altra conferma della crescente concentrazione della spesa dei consumatori nelle app di alta qualità e nei servizi di abbonamento, un trend che continuerà probabilmente a definire il panorama economico delle app nei prossimi anni.
La contrazione nei download di app e i segnali di maturità nel mercato
Nonostante la suddetta crescita della spesa globale nel 2024, l’ecosistema delle app quest’anno ha mostrato un altro segnale preoccupante: un calo complessivo dei download. Sempre secondo i dati di Appfigures, i download globali di app sono diminuiti del 2,3% rispetto al 2023, attestandosi a circa 110 miliardi. Il trend questa volta ha interessato entrambe le piattaforme principali, con iOS che ha registrato un calo dell’1,1% (28,3 miliardi di download) e Google Play una contrazione più marcata, del 2,6% (81,4 miliardi di download).
Il calo nei download non è un fenomeno nuovo, ma un chiaro segnale di maturità del mercato delle app. Gli utenti si dimostrano meno inclini a scaricare nuove applicazioni, preferendo concentrarsi su quelle già installate o su app di fiducia. E se si è già detto dei nuovi requisiti imposti da Google ai suoi sviluppatori per migliorare la qualità delle app nel suo store, questa volta nemmeno l’App Store di Apple è immune a questa tendenza.
Pur mantenendo una posizione dominante in termini di guadagni, ha visto una diminuzione nelle installazioni, soprattutto negli Stati Uniti, dove i download di app iOS sono scesi del 5,3%, mentre quelli su Google Play sono calati dello 0,7%. Complessivamente, i download negli Stati Uniti sono diminuiti del 3,4%, raggiungendo 10,6 miliardi.
Nel mercato occidentale, insomma, la maggior parte degli utenti dispone già delle app principali di cui ha bisogno. Nonostante il calo globale, alcune regioni hanno mostrato segnali di crescita. Il Messico, ad esempio, ha visto un aumento di 225 milioni di download rispetto al 2023, dimostrando che i mercati emergenti continuano a offrire opportunità di espansione per l’ecosistema delle app.
Come sta cambiando il modello di monetizzazione
Tra le altre tendenze di questo 2024 in chiusura, c’è la trasformazione nel modello di monetizzazione dell’economia delle app, con gli abbonamenti che si sono consolidati come una delle principali fonti di entrata. Solo il 5% delle app a livello globale quest’anno offriva opzioni di abbonamento, ma queste hanno generato il 48% delle entrate totali su App Store e Google Play. Gli sviluppatori stanno riuscendo a estrarre valore dagli utenti già acquisiti, spingendoli a investire in esperienze continuative piuttosto che puntare su nuove installazioni o acquisti una tantum.
La concentrazione dei guadagni è un altro aspetto chiave del panorama economico del 2024: le prime dieci app per entrate globali hanno contribuito al 13,7% della spesa complessiva dei consumatori, con un incremento rispetto al 12,5% del 2023, il che significa che poche applicazioni di successo stanno raccogliendo la maggior parte dei guadagni, grazie a strategie efficaci di fidelizzazione e monetizzazione.
TikTok, ad esempio, si è confermata l’app più redditizia a livello globale, con 2,5 miliardi di dollari di entrate combinate su iOS e Android (esclusa la Cina). Negli Stati Uniti, TikTok ha raccolto quasi 1,3 miliardi di dollari, confermandosi leader nel mercato occidentale.
Ovviamente, l’efficacia del modello di abbonamento non si limita solo alle app di intrattenimento: servizi dedicati alla produttività, al fitness e al benessere mentale hanno dimostrato di poter capitalizzare su questa modalità di monetizzazione. Gli utenti sono sempre più disposti a pagare per contenuti esclusivi, aggiornamenti regolari e funzioni premium che migliorano la loro esperienza complessiva.
Con la diminuzione dei nuovi download, gli sviluppatori stanno spostando la loro attenzione dalla conquista di nuovi utenti alla massimizzazione del valore di quelli già esistenti. Parallelamente, Apple e Google hanno introdotto strumenti per facilitare la gestione degli abbonamenti, migliorando la trasparenza per gli utenti e supportando gli sviluppatori nel massimizzare le loro entrate.