Da un recente approfondimento di Polygon, emerge come Dying Light di Techland sia sempre più lanciato nonostante un’esposizione mediatica non proprio eccezionale.
“Ho una teoria personale a proposito”, ha detto a proposito il lead designer Tymon Smektala. “Eravamo uno studio poco conosciuto dell’Europa orientale e Dying Light è un gioco sugli zombi. Tutti l’hanno preso come un piccolo gioco con degli zombi, fatto da un piccolo studio. Niente di speciale. Poi la gente ha cominciato a parlarne ed è piaciuto, dando vita al passaparola”. I dati danno ragione a Smektala: dal 2015, oltre 13 milioni di utenti hanno giocato a Dying Light e oggi gli utenti unici a settimana sono circa 500.000.
Techland ha annunciato all’E3 2018 Dying Light 2, che introdurrà diverse novità pur mantenendo intatto il sistema di movimento e combattimento. La novità principale riguarda la trama dinamica, realizzata con l’aiuto di Chris Avellone (Fallout 2, New Vegas, Prey e altri titoli).
L’obiettivo, come dichiarato da Smektala, è di mantenere vivo l’interesse dei giocatori che hanno investito migliaia di ore nel primo capitolo. “Abbiamo cercato di fare il nostro dovere. La community ci sostiene e comunica con noi, ora vogliamo dargli una storia che supporti diversi finali e che permetta di giocare più volte”.
Dying Light 2 è previsto per PlayStation 4, PC e Xbox One, ma Techland non ha ancora comunicato una data d’uscita.