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Duferco Energia sceglie i data center Aruba

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Duferco Energia supporta la diffusione della mobilità elettrica in Italia ampliando la rete di punti di ricarica. L’operatore ha ritenuto indispensabile sostenere questa crescita anche dal punto di vista dell’infrastruttura IT migrando verso i data center Aruba in grado di offrire sicurezza, prestazioni e flessibilità di crescita, senza dimenticare gli alti livelli di sostenibilità ambientale. La case history.

Scarica il documento “Il futuro della mobilità transita dai data center Aruba: il case study Duferco Energia”

Il boom della mobilità elettrica

A partire dal 2035, tutte le nuove auto in arrivo sul mercato europeo dovranno essere a emissioni inquinanti zero. In questo modo si potrà garantire il raggiungimento di diversi obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea per il settore dei trasporti, fissati entro il 2050. Ciò significa che saranno le auto elettriche a percorrere sempre più numerose le nostre strade e autostrade, con un’infrastruttura di ricarica sempre più ampia e capillare in tutti gli Stati dell’Unione.

Ulteriore elemento chiave per sostenere la diffusione della mobilità elettrica è l’impiego di un sistema di pagamento sicuro e facilmente accessibile, anche attraverso smart card contactless, che utilizzano la tecnologia di identificazione a radiofrequenza (Rfid).

Il sistema software sottostante questo servizio presenta alcune particolarità: deve infatti essere sempre disponibile – sette giorni su sette e 365 giorni all’anno – e garantire l’interoperabilità con le altre soluzioni presenti sul mercato, al fine di consentire agli automobilisti l’accesso alla colonnina indipendentemente dall’operatore con cui è stato stipulato il contratto di ricarica.

I punti ricarica di Duferco Energia, dalla rete ai servizi

Tra i principali provider italiani di servizi e soluzioni per la mobilità elettrica c’è Duferco Energia che ha all’attivo più di 700 punti di ricarica sul territorio nazionale e che vanta, sul fronte della generazione, un mix composto da fonti rinnovabili per una quota di oltre il 40%.

Secondo stime pubblicate dalla Commissione europea, entro la fine del decennio ci saranno non meno di 30 milioni di veicoli elettrici sulle strade europee, con la necessità di installare almeno 3 milioni di colonnine di ricarica. Il lavoro da fare è tanto, ma necessario, non solo per la transizione energetica ed ecologica delle industrie europee.

C’è infatti anche un altro elemento al centro delle preoccupazioni dell’Unione e degli Stati che ne fanno parte: oggi i trasporti rappresentano quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione e quasi il 30% delle emissioni di CO2, il 72% delle quali proviene proprio dal trasporto su strada.

Inquinanti che minacciano gravemente la salute pubblica che, secondo le stime dell’Agenzia europea dell’ambiente, ogni anno causano la morte prematura di circa 350 mila persone in Europa per effetto dell’ossido di azoto (Nox), delle polveri sottili (PM2,5) e dell’ozono (O3).

Riguardo al nostro Paese, il mercato e-mobility è in rapida crescita, con poco meno di 300 mila auto elettriche in circolazione e un numero di punti di ricarica che è triplicato in tre anni sul territorio nazionale. Un’infrastruttura che crescerà ulteriormente, essendo destinata a raggiungere la capillarità delle tradizionali stazioni di servizio in concomitanza con il phase-out dei motori termici, che avverrà tra poco più di una decina di anni, secondo quanto stabilito dall’Ue.

Non può esserci transizione verde senza transizione digitale

Con un business in così forte evoluzione, Duferco Energia ha deciso di dare un ulteriore impulso al servizio preparandosi a nuove sfide, con un progetto che affianca due obiettivi che riguardano per forza di cose il comparto IT dell’azienda:

  • il rinnovamento della parte applicativa su piattaforma CRM SalesForce;
  • l’abbandono dei sistemi in-house ospitati nella sede di Genova a favore di un moderno data center in grado di offrire sicurezza, prestazioni e flessibilità di crescita.

Il provider scelto per la migrazione è Aruba Enterprise, che non solo soddisfa tutte le caratteristiche tecniche richieste dall’azienda, ma si accompagna anche a una comune visione orientata alla sostenibilità, rinsaldando ulteriormente i rapporti già esistenti tra le due società grazie alle forniture elettriche che Duferco Energia assicura da tempo ad Aruba.

Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici tra continuità operativa ed interoperabilità

Duferco Energia ha innanzitutto pensato alla difesa operativa, creando all’interno del data center Aruba un’infrastruttura ex novo slegata da quella della sede di Genova, per garantire la segregazione dei due ambienti.

Dal data center di Ponte San Pietro parte ora il trasporto delle informazioni verso i punti rete rappresentati dalle colonnine di ricarica facendo passare solamente il traffico legittimo stabilendo chi deve comunicare con cosa“, ha spiegato Luca Seravalli, responsabile dei sistemi informativi di Duferco Energia.

La procedura di migrazione ha comportato la sfida del minimo disservizio non essendo possibile bloccare le operazioni di ricarica da parte dei consumatori. Oltretutto – ha aggiunto Seravalli – non si trattava solamente di un puro passaggio di macchine, ma era contestualmente in gioco un vero e proprio salto generazionale di database e sistemi che oltre alla continuità operativa doveva garantire anche la compatibilità con gli altri aggregatori e operatori elettrici del mercato“.

Pensando anche agli sviluppi futuri in direzione cloud ibrido “Aruba è direttamente connessa ad Azure, il nostro public cloud di riferimento, e questo ci faciliterà indubbiamente le cose nel momento in cui dovessimo scegliere di adottare un mix di cloud pubblico e privato”, ha precisato il responsabile di Duferco Energia.

Connettività, sicurezza e qualità del servizio

Contro gli attacchi informatici rilevati quotidianamente dai firewall, la Duferco Energia ricorre a un software che garantisce l’immutabilità dei backup, così da poter neutralizzare i danni di eventuali ransomware. L’infrastruttura è inoltre rafforzata da tecniche di autenticazione a due fattori, mentre i sistemi esposti sono soggetti a periodiche procedure di penetration testing interno effettuato da specialisti.

Le prestazioni sono state migliorate anche grazie all’adozione di un ambiente storage full-flash di ultima generazione: si tratta di un passo avanti – anche in termini di minori ingombri e consumi elettrici – rispetto alla precedente soluzione ibrida composta da unità flash e dischi rotativi con relativi alimentatori sovradimensionati.

La latenza del traffico (1Gbit per gli endpoint pubblicati) rimane sotto la soglia dei 10ms grazie alla fibra usata nella maggior parte degli allacciamenti.

Non solo sicurezza e qualità, ma anche rapidità: il passaggio al nuovo data center, comprensivo dell’effettuazione di test sulle colonnine, è stato completato nell’arco di una notte.

Un partner come Aruba Enterprise è quindi essenziale per mantenere un livello di qualità operativa adeguato agli scopi dell’azienda cliente, ma soprattutto per poter mantenere una copia replicata dell’intera infrastruttura.

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