Le social app e gli Over-The-Top stanno fagocitando le telecomunicazioni.
Quali sono i brand meglio posizionati per questa nuova sfida?
Il mondo delle tlc si trova in una strana posizione. Se da un lato, l’attuale società è nata dalla rivoluzione digitale fatta di cavi e servizi wireless che sono i nervi e le arterie della nostra vita connessa, dall’altro l’avvento di nuove app rischia di mettere all’angolo proprio le telco.
Senza cavi e onde radio non ci sarebbero dati, social media, smartphone, YouTube o WhatsApp.
Dovrebbe quindi essere un momento positivo per gli operatori tlc, fatto di forti investimenti e futuri servizi.
Eppure vi è il serio timore che app come WhatsApp, Skype e Facebook Messenger e altri offerti dalle piattaforme OTT come Facebook e Google, che usano la banda larga, possano far ridurre drasticamente i ricavi generati dai servizi voce o dagli sms.
Secondo Facebook, presto non ci sarà più bisogno neanche del numero di telefono.
I ricavi del telco stanno andando giù proprio mentre al contempo hanno necessità di investire nel rollout della banda larga e nello sviluppo del 5G.
Chi sono quindi gli operatori meglio piazzati per resistere alle nuove minacce e puntare a nuovi clienti, spingendo sull’innovazione?
Brand Finance ha stilato la top ten monitorando 500 operatori globali.
Al primo posto troviamo Verizon, il brand telecom che vale di più al mondo – 63,1 miliardi di dollari – specie dopo l’acquisizione di AOL e quella possibile di Yahoo. Per l’Europa in prima posizione c’è Deutsche Telekom con un valore di 32,2 miliardi.
- Verizon (63,1 mld)
Ha un rating di AAA+. E’ nata dal rebranding delle Baby Bells a metà degli anni ’90 e oggi è il più grande operatore mobile degli USA con 177.900 dipendenti e ricavi per 131 miliardi di dollari nel 2015. Negli ultimi mesi ha acquisito la tech company irlandese FleetMatics per 2,4 miliardi di dollari per spingere sul mercato IoT e dei veicoli connessi.
- AT&T (59,9 mld)
E’ il più grosso brand del fisso negli USA e il secondo nelle reti mobili. Ha 243.620 dipendenti e un fatturato di 146,8 miliardi nel 2015. Il rating è AA+.
- China Mobile (49 miliardi)
Il rating è AAA+. L’operatore è di proprietà del governo cinese ma è anche quotato sulla borsa di New York. Ha più di 835 milioni di abbonati e un fatturato di oltre 100 miliardi.
- Deutsche Telekom (33,1 mld)
Rating AA+. Deutsche Telekom, o più semplicemente T come il suo brand, è stato fondamentale nella vendita di EE a BT nel 2014. L’operatore più grande ed ex monopolista tedesco, l’anno scorso hanno registrato un fatturato di 69.2 miliardi di euro e impiega oltre 226 mila persone.
- Vodafone (27,8 mld)
Con sede a Londra, Vodafone è uno dei più grossi e più noti operatori tlc a livello globale con un fatturato pari a 40,9 miliardi di sterline e circa 107.667 dipendenti. Rating AA+
- SoftBank (19,1 mld)
L’operatore tlc e internet più importante del Giappone. SoftBank impiega 69.154 persone e ha un fatturato di 9,15tn Yen nel Paese. Rating AA.
- Orange (19 mld)
La multinazionale francese impiega 170 mila persone – 105 mila di loro in Francia – e ha 263 milioni di clienti in tutto il mondo, con un fatturato di 40,2 miliardi di euro. Rating AA+.
- BT (18,4 mld)
Rating AAA+. BT è una vera istituzione del mercato tlc con un’eredità di patrimonio che risale al 1846 quando era la Electric Telegraph Company. Oggi BT o British Telecom è attiva in 180 paesi del mondo e impiega 102.500 persone. È il più grande operatore di telecomunicazioni del Regno Unito e la sua divisione Openreach controlla l’ultimo miglio dell’infrastruttura in rame in UK. L’anno scorso ha registrato un fatturato di 17,8 miliardi di sterline e quest’anno di 24 miliardi.
- NTT (18,1 mld)
Rating AA. E’ la terza società tlc più grande al mondo in termini di ricavi (11,095tn Yen). L’ex monopolista NTT ha 241.593 dipendenti.
- Xfinity (17,1 mld)
Rating AA+. Nella top ten anche un new entrant, la divisione del cavo di Comcast.
Comcast Cable è passata da 23,7 miliardi di dollari di ricavi nel 2007 a 48 miliardi nel 2013.