Il mercato dei droni, gli aeromobili a pilotaggio remoto, o unmanned aerial vehicle (Uav), gode di ottima salute a livello globale. Secondo stime GlobalData, entro la fine del decennio, i ricavi del settore dovrebbero crescere ad un tasso medio annuo del 19% (Cagr 2022-2030).
Entro il 2030 si attendono ricavi per 90 miliardi di dollari, stando a quanto riportato nel Rapporto “Drones 2022 – Thematic intelligence”, contro i 13,7 miliardi di dollari del 2021.
In particolare, è il segmento droni commerciali ha presentare i trend più forti, con un tasso medio di crescita annua del +33% fino al 2030 e vendite che passeranno da 3,4 miliardi a 57 miliardi di dollari.
La quota di mercato di questa voce potrebbe raggiungere il 64% entro la fine del decennio (ora i droni commerciali rappresentano circa un terzo del totale).
Questa tipologia di Uav potrebbe superare i ricavi del segmento militare già entro il 2025: “L’uso commerciale dei droni aumenterà in modo significativo nei prossimi 10 anni – ha spiegato in una nota a commento del Rapporto Pinky Hiranandani, Principal Analyst in the Thematic Intelligence team di GlobalData – man mano che le operazioni BVLOS diventeranno comuni. I settori dell’agricoltura e delle costruzioni guideranno lo sviluppo dei droni commerciali, poiché questa tecnologia aiuta a migliorare l’efficienza e ridurre i costi”.
Sotto una tale spinta di mercato, diversi Paesi in tutto il mondo stanno rivedendo la normativa sui droni. Tuttavia, rimangono ancora irrisolti alcuni problemi di sicurezza e di affidabilità di questi dispositivi di volo.
Inoltre, le attuali limitazioni alla capacità di gestire il traffico e controllare lo spazio aereo dei droni rendono difficile per le autorità di regolamentazione allentare le restrizioni esistenti. L’evoluzione della tecnologia di gestione del traffico dei droni aiuterà in futuro, ma la maggior parte delle iniziative sono ancora in una fase embrionale.