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Droni, in vigore il regolamento ENAC. Resta l’incognita del software

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Arrivata oggi la seconda edizione del regolamento Enac sui Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto che porta con se molti cambiamenti e alcune sfide.

Da oggi in vigore il nuovo regolamento ENAC sui Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR) che presenta novità per quanto riguarda gli aeromodelli al di sotto dei 25kg, i cosi detti micro-droni (al di sotto dei 2 kg) e le operazioni specializzate (critiche e non critiche).

Dopo aver ricevuto più di 350 commenti tramite la consultazione pubblica, si è arrivati a una seconda edizione del regolamento, uscita il 17 luglio che è poi, di fatto, entrata in vigore esattamente 60 giorni dopo (il 15 settembre ndr.).

“Consideriamo fondamentale questa tappa che vede l’entrata in vigore della versione rivista del regolamento, soprattutto perché con questa revisione, si sblocca buona parte del mercato che era ingessata dai vincoli presenti nella prima versione” fa sapere Gian Francesco Tiramani, Segretario Generale FIAPR (Federazione Italiana APR).

“Le novità più importanti” continua Tiramani “riguardano certamente l’eliminazione del vincolo dei CTR sino a terra, l’introduzione di tipologie di APR con procedure semplificate (inferiori a 300 gr e a 2kg), l’adeguamento dei percorsi di formazione, la semplificazione e la velocità delle procedure di riconoscimento (quando sarà attivo il relativo portale) ed anche la semplificazione delle visite mediche di idoneità.”

 

Insomma ci sono grandi cambiamenti alle porte per i SAPR in Italia e ancora alcune incognite non indifferenti. “Tra queste, senza dubbio, quelli più significative riguardano le linee guida per i parametri di ridotta offensività per gli APR < 2Kg, la strutturazione dei nuovi percorsi di formazione – soprattutto per la parte pratica, nonché la questione della certificazione del software delle centraline di volo per poter operare in situazioni a rischio elevato” tiene a precisare Tiramani.

Quello che salta agli occhi nella stesura di questo nuovo regolamento sono sicuramente le sinergie impiegate tra l’ENAC e le varie associazioni di categoria, che su iniziativa di FIAPR, sono state consultate da ENAC e hanno fornito il loro prezioso ‘know-how’.

“Non dimentichiamo, infine, che tra non molto la questione si sposterà a livello europeo, dove entro fine anno avremo le proposte della Commissione Europea che diverranno le linee sulle quali EASA costruirà le regole comunitarie” conclude Tiramani.

In altre parole, ci sono grandi margini di miglioramento ma la strada intrapresa dall’Italia in termini di regolamento sugli APR è sicuramente quella giusta.

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