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Dove si paga di più il condizionatore?

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La spesa per il condizionatore, però, non è uguale in tutta Italia. In alcune regioni italiane, a causa delle temperature medie più alte, si tende ad utilizzare il condizionatore con una frequenza maggiore.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Utilizzare il condizionatore costa sempre di più. Combattere il caldo estivo è, infatti, diventato più costoso a causa del forte aumento del prezzo medio dell’energia elettrica. Per le famiglie, quindi, l’estate 2022 è caratterizzata da una spesa superiore per il rinfrescamento. Le temperature al di sopra delle medie stagionali in buona parte del Paese, inoltre, non aiutano a ridurre l’utilizzo del condizionatore che, quindi, rappresenta un elemento importante nel budget delle famiglie.

La spesa per il condizionatore, però, non è uguale in tutta Italia. In alcune regioni italiane, a causa delle temperature medie più alte, si tende ad utilizzare il condizionatore con una frequenza maggiore. Le abitudini di consumo sono, quindi, differenti e anche se il costo dell’energia elettrica non cambia su base regionale bisogna ugualmente mettere in conto una spesa differente a causa di consumi che possono essere anche molto diversi.

A chiarire queste differenze e ad individuare quali sono le regioni in cui si paga di più per l’uso del condizionatore è una nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it. Lo studio ha analizzato i consumi medi e le abitudini d’uso del condizionatore su base regionale per andare a verificare quelli che sono i costi effettivi per il rinfrescamento domestico nelle varie regioni italiane. Ecco i risultati dello studio:

I dati dell’indagine sull’utilizzo del condizionatore e il suo peso in bolletta

Lo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it si basa su vari dati. L’indagine ha preso in considerazione, infatti, le rilevazioni Istat legate al numero medio di “giorni estivi” nelle varie regioni italiane. Con tale definizione si identificano le giornate in cui la temperatura supera la soglia dei 25° durante il giorno e, quindi, si tende ad attivare il condizionatore per contrastare il caldo.

Sempre da fonti Istat, inoltre, arrivano i dati relativi alle ore di utilizzo medio su base regionale del condizionatore. L’indagine Istat ha individuato le ore medie di utilizzo del condizionatore secondo quanto riferito dalle famiglie che dichiarano di utilizzare questo dispositivo in casa per contrastare il caldo in modo continuativo durante l’anno.

Per valutare il consumo complessivo di energia elettrica, inoltre, è stato ipotizzato l’utilizzo di un condizionatore di classe energetica A+++ (la classe più alta disponibile che identifica i dispositivi ad altissima efficienza). Per l’incidenza del consumo del condizionatore sui consumi complessivi sono, invece, stati utilizzati i dati di consumo annuale medio su base regionale rilevati da SOStariffe.it e Segugio.it.

Le simulazioni di spesa sono state effettuate per due casi diversi: la famiglia che ha scelto di restare nel Mercato Tutelato (considerando quindi il costo dell’energia elettrica a luglio 2022) e la famiglia che è passata al Mercato Libero, attivando la tariffa luce più conveniente attualmente disponibile che può essere facilmente individuata affidandosi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce. Il differente costo dell’energia tra Tutela e Mercato Libero si traduce in una sostanziale differenza di spesa per le famiglie.

I risultati dell’indagine: le regioni in cui si paga di più per il condizionatore

Sulla base dei dati raccolti, è stata individuata una Top 5 delle regioni italiane in cui si paga di più per il condizionatore nel corso dell’anno. Come sottolineato in precedenza, le differenze regionali sono legate esclusivamente al differente tempo di utilizzo del condizionatore. La simulazione, infatti, considera per tutte le regioni l’attivazione della stessa tariffa luce (nella doppia ipotesi Mercato Libero e Mercato Tutelato) e l’utilizzo dello stesso condizionatore con classe energetica A+++.

La regione che fa registrare la spesa maggiore per il condizionatore è l’Emilia-Romagna. Secondo i dati raccolti, infatti, una famiglia di questa regione deve fare i conti con una spesa annuale per il condizionatore che va da un minimo di 124 euro, nell’ipotesi di attivazione della migliore tariffa luce del Mercato Libero, ad un massimo di 154 euro, optando per restare nel Mercato Tutelato. In questo scenario, quindi, restare nel Mercato Tutelato comporta una spesa maggiore di 30 euro.

Alle spalle dell’Emilia-Romagna, tra le regioni in cui si registra la spesa maggiore per il condizionatore, troviamo la Sardegna. Una famiglia sarda, infatti, deve fare i conti con una spesa media per il condizionatore che va da un minimo di 121 euro, passando alle migliori tariffe del Mercato Libero, ad un massimo di 151 euro, optando per restare nel regime di Maggior Tutela. Anche in questo caso, il risparmio garantito dal Mercato Libero è di 30 euro.

A completare la Top 5 delle regioni in cui si spende di più per il condizionatore troviamo le Marche, con una spesa media compresa tra 118 euro e 146 euro, in base alla tariffa scelta, e Sicilia e Campania, dove si registra una spesa compresa tra 110 euro e 137 euro nell’ipotesi, rispettivamente, di passaggio al Mercato Libero o di tariffa del Mercato Tutelato.

Da notare che l’incidenza del consumo per il condizionatore sul consumo complessivo di energia elettrica durante l’anno tocca un valore massimo del 17% per l’Emilia-Romagna e per le Marche. Per la Sardegna, la Sicilia e la Campania, le altre 3 regioni della Top 5 per la spesa complessiva, l’incidenza del condizionatore sul consumo complessivo è del 15%.

Le regioni in cui si spende meno per il condizionatore

Lo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it e Seguigo.it individua anche le regioni italiane in cui si registra una spesa inferiore per l’utilizzo del condizionatore. In questo caso, la regione in cui il rinfrescamento domestico incide in modo minore sui consumi è il Molise. Una famiglia molisana registra una spesa media di 58 euro all’anno per utilizzare il condizionatore scegliendo di passare al Mercato Libero e attivando la tariffa più conveniente.

Restando in Tutela, invece, la spesa media sarà di 72 euro. Rispetto all’Emilia-Romagna, quindi, si registra una spesa minore della metà. Anche nell’ipotesi di un utilizzo ridotto, come quello che si registra in Molise, il passaggio al Mercato Libero continua a garantire un risparmio netto, permettendo di ridurre la spesa in bolletta di 14 euro.

Spese contenute per il condizionatore vengono registrate anche in Valle d’Aosta dove il clima più mite durante l’estate consente di limitare il ricorso al dispositivo. In media, infatti, il condizionatore presenta una spesa annuale compresa tra 70 euro e 87 euro, in base al profilo di consumo considerato. Spese contenute vengono registrate anche dalla Basilicata, dove l’importo è compreso tra 71 euro e 88 euro, e dalla Liguria, con una spesa media di 72 euro nel Mercato Libero e 89 euro nel Tutelato.

A completare la Top 5 delle regioni in cui si spende di meno c’è l’Umbria con una spesa media compresa tra 74 euro e 92 euro. Per quanto riguarda l’incidenza sui consumi, infine, il Molise fa registrare una percentuale di appena l’8%. Basilicata, Liguria e Umbria si fermano al 10% mentre la Valle d’Aosta al 12%.

Quando si spende per il condizionatore in media in Italia

L’analisi dell’indagine dell’Osservatorio non è solo su base regionale ma anche nazionale. In Italia, infatti, per il condizionatore si spende, in media, 79 euro all’anno. Tale spesa viene registrata con il passaggio alla miglior offerta luce del Mercato Libero. Restando nel Mercato Tutelato, invece, la spesa media sale a 98 euro con un esborso extra di 19 euro. Secondo i dati raccolti, inoltre, l’incidenza sui consumi annuali di energia elettrica del condizionatore è limitata all’11%. Il consumo legato all’utilizzo del dispositivo è di circa 315 kWh.

Come ridurre la spesa per il condizionatore

Ci sono vari modi per ridurre la spesa per il condizionatore, nonostante il difficile contesto che caratterizza il mercato energetico. Il primo sistema è rappresentato dal semplice taglio del consumo, cambiando le proprie abitudini ed evitando gli sprechi di energia. Da notare, inoltre, la possibilità di puntare sull’efficienza energetica.

Come abbiamo visto nell’analisi dei risultati dell’indagine, infatti, è importante scegliere un condizionatore con classe energetica elevata in quanto consente di ridurre al minimo i consumi a parità di utilizzo. Per acquistare un dispositivo di questo tipo, inoltre, è possibile anche affidarsi alle detrazioni fiscali (disponibili attualmente fino al 65% della spesa).

C’è poi la possibilità di tagliare il costo dell’energia elettrica. Questa scelta consente di ridurre l’importo della bolletta senza ridurre i consumi. Tagliando il costo unitario dell’elettricità sarà possibile ottenere un notevole risparmio e non solo nell’utilizzo del condizionatore ma per qualsiasi utilizzo di energia elettrica in casa.

Il taglio del costo dell’energia può avvenire puntando sulle migliori tariffe del Mercato Libero, facilmente individuabili affidandosi al comparatore di SOStariffe.it. In pochi minuti, infatti, è possibile individuare una tariffa conveniente e ridurre al minimo il costo dell’energia elettrica per massimizzare il risparmio in bolletta.

Combinando queste opzioni, quindi, si può ottenere un notevole risparmio, intervenendo sia sul costo dell’energia che sul totale di energia elettrica consumato. In questo modo, il risparmio in bolletta sarà significativo, nonostante la crisi in corso nel settore energetico italiano ed europeo.

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