Rete

Dopo la quarantena, per Internet la parola d’ordine è FWA

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Da qualche tempo diversi operatori italiani offrono una soluzione che si avvantaggia di un’eccellenza nostrana, ovvero la capillarità della rete cellulare: si tratta della cosiddetta tecnologia FWA, o Fixed Wireless Access.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Covid-19 e internet

Se c’è una cosa che queste lunghe settimane passate chiusi in casa ci hanno insegnato, è che in molti casi abbiamo sottovalutato l’importanza di una connessione a Internet come si deve. Finché si trattava di dare un’occhiata a Instagram e scaricare le email, o perfino guardare Netflix (magari non al massimo della qualità video), anche una buona ADSL era sufficiente; ma con la didattica a distanza e il telelavoro, le app di videoconferenza hanno fatto capire a tutti quanto tecnologie più avanzate per navigare siano oggi fondamentali in Italia.

Lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto riferimento alla necessità di un nuovo shock per le infrastrutture di questo genere, ed è facile capire perché per tutti coloro che hanno sperimentato, tra Teams e Zoom, improvvise interruzioni dello streaming video, audio disturbato, disconnessioni a pioggia.

Il che è decisamente non ottimale da molti punti di vista: pensiamo per esempio agli esami universitari, che a quanto è ormai quasi certo dovranno essere effettuati in videoconferenza, e a quanto una comunicazione alterata possa andare a influire sulla valutazione della prova. Senza parlare, ovviamente, di riunioni di lavoro dove sono essenziali la rapidità e l’efficienza nel comunicare concetti complessi, e che in più di un caso si sono arenate di fronte all’attrezzatura non all’altezza di uno o più partecipanti.

I problemi di Rete

Alcuni problemi della rete italiana si trascinano da anni, e la colpa è da imputarsi esclusivamente alle scelte non abbastanza oculate degli amministratori. Altri, però, sono del tutto indipendenti anche dalle più encomiabili volontà amministrative: in primo luogo l’orografia italiana, con un’alta percentuale di montagne, anche di altezza rilevante, e parecchie isole, tutti ostacoli che invariabilmente vanno a intaccare la qualità della rete complessiva.

Raggiungere un comune isolato è estremamente costoso e a volte il gioco non vale la candela (per questo si parla di “regioni a fallimento di mercato”). Da qualche tempo, però, diversi operatori italiani offrono una soluzione che si avvantaggia di un’eccellenza nostrana, ovvero la capillarità della rete cellulare: si tratta della cosiddetta tecnologia FWA, o Fixed Wireless Access.

Perché la FWA potrebbe rendere obsoleto l’ultimo miglio

Il principio della rete FWA è semplice: si tratta di un ibrido tra la fibra ottica e la tecnologia mobile, e in sostanza porta la fibra ottica fino all’armadio stradale o alla cabina – che può essere anche molto lontana dal domicilio dell’utente – e da lì raggiunge l’utenza attraverso la rete LTE/LTE Advanced, tramite una SIM che si inserisce direttamente nell’apposito modem.

Così, se si è ben coperti dalla rete cellulare (e quasi la totalità d’Italia lo è), si bypassano tranquillamente quei problemi ben noti a chi non può essere raggiunto dalla rete o, se può, ha una “linea lunga”, e cioè è molto distante dalla cabina, che porta la connessione a casa con il vecchio filo di rame: e siccome più rame c’è più aumentano i disturbi e i ritardi, chi ha un’ADSL di questo tipo avrà prestazioni decisamente inferiori, in termini di download, upload e lag, rispetto a quanto pubblicizzato dalle varie offerte. Tutti ostacoli che la rete FWA, “smaterializzando” l’ultimo miglio, teoricamente trasforma in lontani ricordi.

Le offerte FWA

Al momento, per i privati le offerte FWA di riferimento sono limitate. Prima di tutto c’è Linkem con l’abbonamento Linkem Senza Limiti, a 19,90 euro al mese, senza limiti di traffico; poi TIM Super FWA, in offerta speciale a 19,90 euro al mese con incluso Mondo Disney+, il pacchetto che comprende TIMVision e Disney+ (su SOStariffe.it è possibile confrontare le proposte FWA con le altre disponibili nella propria zona di riferimento).

La velocità delle attuali offerte FWA è di poco superiore a quella di un’ADSL – 30 Mbit/s al secondo in download – ma le prestazioni effettive sono molto più vicine a quanto dichiarato rispetto a tante offerte che promettono una rapidità strabiliante ma poi si scontrano con la realtà del filo in rame.

FWA: dietro l’angolo c’è il 5G

Ma l’FWA è soprattutto un investimento per il futuro, un futuro molto prossimo: quando arriverà il 5G, infatti, le prestazioni potranno sfruttare appieno tutta la potenza della fibra e arrivare al Gigabit in download, senza comprometterne l’efficienza come invece accade con la fibra misto rame, la FTTC, che a parte una velocità di gran lunga superiore (intorno ai 100/200 Mbit/s) soffre degli stessi problemi di disturbo dell’ADSL: finché rimane il filo del telefono, insomma, anche la fibra più strabiliante rischierà di non risolvere ritardi e digital divide.

Ma la fibra “pura” ha lo svantaggio di richiedere cospicui investimenti per la sua posa, oltre a parecchio tempo e all’incomodo per l’utente, vista la necessità dell’intervento del tecnico a domicilio. Invece con l’FWA tutto questo è superato.

Lo sanno bene operatori come Linkem, che con Open Fiber ha di recente firmato un accordo per sperimentare il 5G su tecnologia FWA. Secondo l’ad di Linkem Davide Rota, «grazie alla fibra ottica, soluzione di riferimento per ottimizzare la connettività del 5G, sarà possibile sperimentare e introdurre una piattaforma tecnologica a maggiore efficienza e scalabilità anche nelle aree rurali e isolate, che potranno usufruire di servizi digitali innovativi proprio come le grandi città». D’accordo l’ad di Open Fiber, Elisabetta Ripa: «La nostra rete in fibra è fondamentale per supportare lo sviluppo dei servizi FWA e 5G, ed è un asset fondamentale per l’abilitazione di tutte le applicazioni innovative, come la telemedicina, il telelavoro o la guida assistita, che possano aver bisogno di integrare anche la mobilità e la pervasività oltre alla larghezza di banda e alla bassa latenza».

FWA e Fastweb

Anche Fastweb sta investendo da tempo nella tecnologia FWA: secondo quanto dichiarato recentemente da Andrea Lasagna, Technology officer di Fastweb (che sta aspettando il 5G per lanciare la sua offerta FWA), la tecnologia mista sarà l’ideale per ripartire dopo la fine della quarantena causata dal Covid-19, essendo «in grado di superare i limiti di posa delle tradizionali reti in fibra ottica Ftth per rapidità di deployment, di efficienza dei costi nonché di capacità di connessione pari al Giga. Grazie allo sviluppo di reti 5G Fwa (Fixed Wireless Access) che Fastweb intende posare rapidamente coprendo 8 milioni di case saremo in grado di mettere a disposizione una rete ancora più performante in ampie zone del Paese accelerando la digitalizzazione delle famiglie, delle imprese e di tutti i settori dell’economia».

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