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Space & Underwater, Domitilla Benigni (Elettronica): ‘Spettro elettromagnetico e Cyber a difesa degli assetti spaziali e sottomarini’

Il connubio fra cyber e spettro elettromagnetico per la difesa dei nuovi domini spaziali e sottomarini diventa sempre più importante, alla luce “dell’interesse dimostrato per questi due domini”, ha detto Domitilla Benigni, Ceo e Coo di Elettronica, Chairman CY4GATE alla ‘Space&Underwater Conference’ organizzata da Cybersecurity Italia a Roma.

“proteggere questi due domini, Spazio e dominio Subacqueo, è sempre più strategico per la nostra Difesa”, aggiunge Benigni, sottolineando la compartecipazione di diversi attori in questa nuova dimensione multi dominio dove circolano enormi quantitativi di dati e di interessi spesso e volentieri fra loro contrastanti che devono essere tutelati e protetti in ambiti diversi della Difesa.

 “E’ per questo fondamentale sviluppare una capacità congiunta di cyber ed elettromagnetismo per la Difesa di questi ambiti – aggiunge Benigni – ma anche eventualmente per sviluppare capacità di attacco in uno spazio elettromagnetico che è sinergico, visto che tutte le attività sono ormai multi dominio”.  

In questo contesto, è evidente che il dominio Underwater sta diventando sempre più conteso per la presenza di cavi e dorsali sottomarine che sono alquanto complesse, ben al di là di un semplice cavo, visto che sono lunghi migliaia di chilometri, toccano diversi continenti, hanno diversi proprietari. “C’è un problema giuridico” nella gestione di queste dorsali sottomarine, che va al di là delle semplici comunicazioni.

“Le forze ostili hanno un grande vantaggio nel deep ocean”, dice Benigni, secondo cui la prima linea di difesa per queste infrastrutture deve essere garantita dalla capacità di monitoraggio e di early warning in caso di minaccia. Una capacità preventiva che si può ottenere con un connubio fra aerei, navi, satelliti per abilitare una difesa credibile in ambito subacqueo.

“La difesa dell’infrastruttura subacquea si deve basare su sensori attivi – aggiunge Benigni – lo stesso vale per la difesa dello spazio e per l’intelligence ad uso militare”.

E’ per questo che bisogna abitarsi a pensare allo spazio aereo come ad uno spazio di difesa, in ottica europea.

“Non si può parlare di multidominio, però, se non si parla di spettro elettromagnetico che è il veicolo attraverso il quale possiamo fare la differenza – ha aggiunto -. E quello che dobbiamo proteggere, mettere in sicurezza e gestire. In Italia abbiamo delle competenze magnifiche nella gestione di questo tipo di minacce. Sarebbe bello avere un piano europeo che ci aiuti a mettere insieme le competenze e gli investimenti per avere una difesa multidominio e multispettrale, dallo spazio all’underwater”. 

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