Dominio e sottomissione sono i due termini di un rapporto di potere fortemente asimmetrico che innerva la storia dell’umanità e che nella civiltà occidentale ha conosciuto numerose metamorfosi. Di questa vicenda millenaria il libro offre una magistrale ricostruzione, mettendo a fuoco alcuni momenti esemplari e sempre soffermandosi sulle teorie filosofiche che hanno plasmato i nostri modi di pensare, sentire, agire, e sulle implicazioni antropologiche, politiche e culturali connesse ai cambiamenti.
A partire dalla tradizione antica della schiavitù che trova in Aristotele la sua più potente legittimazione, il racconto si snoda lungo i secoli per concentrarsi sull’evoluzione delle macchine chiamate a sottrarre il lavoro umano prima agli sforzi fisici più pesanti, poi a quelli mentali più impegnativi.
Un processo che continua oggi con i prodigiosi sviluppi dei robot e degli apparecchi dotati di intelligenza artificiale o, detto altrimenti, con il trasferimento extracorporeo di facoltà umane come l’intelligenza e la volontà, e il loro insediamento in dispositivi autonomi.
Remo Bodei, è professore emerito dell’Università di Pisa. Ha insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e nella University of California a Los Angeles. Tra i suoi libri pubblicati con il Mulino ricordiamo: «Le forme del bello» (20052), «Ira. La passione furente» (2010), «Piramidi di tempo» (20122), «La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel» (20142), «Ordo amoris» (20153), «Limite» (2016), «Scomposizioni» (20162).