Il problema della disinformazione e il caso Ucraina
Cinque anni fa, in questa rubrica, abbiamo condiviso alcuni strumenti e spunti per verificare una notizia appresa online: è davvero incredibile pensare quanto quel tema, in questi giorni, significhi cautelarsi rispetto ad iniziative di propaganda e disinformazione correlate agli eventi bellici in Ucraina.
La disinformazione, la divulgazione di notizie false, non ha a che fare con attività volte a mobilitare la propria popolazione o deprimere quella avversaria, ma – in qualche caso – a leggere ciò che troviamo sui siti e sui social media essendo consapevoli che talvolta, per fretta o per interesse, si mettono online foto, video e materiale falso per sfruttare l’emozione del momento: account Instagram come @livefromukraine e @POVwarfare con milioni di follower non hanno nessuna informazione presa sul campo, ma sono gestiti da un ragazzo americano che se ne serve per promuovere account Onlyfans e link a programmi di affiliazione.
Per questo è sempre buona regola non credere ad una notizia se non è pubblicata su almeno due fonti e privilegiare, in questo caso, i media locali come @KyivIndependent.
La borsa degli attrezzi per scovare fake news
Strumenti utili poi sono:
- quelli raccolti da Google nel suo portale https://toolbox.google.com/factcheck/explorer;
- quelli raccolti su www.verificationhandbook.com, il più grande aggregatore di risorse online di questo tipo;
- Tineye.com, Fotoforensics.com e la funzione di reverse image search di Google che consentono di risalire alla data di pubblicazione di una foto e quindi comprendere se riguarda davvero ciò per cui è indicata;
- Geo Search Tool che consente di verificare la data e il luogo di pubblicazione di un video su YouTube;
- Copyscape.com può aiutare a reperire pagine web dove è stato pubblicato un testo così da scovare siti che, legittimamente o meno, se ne sono avvalsi;
- gli operatori di Google (site:, intitle:, inurl, inurl:, related:), ottimi strumenti per rendere più raffinata e precisa una ricerca;
- Wolphram Alpha che ha la potente capacità di restituire informazioni puntuali.
Dopo due anni di pandemia, abbiamo compreso quanto la condivisione di una notizia online sia in sè un atto di responsabilità: per questo motivo è ancora più opportuno considerarlo in questi delicati giorni di guerra.