ZTL per disabili: nuova piattaforma informatica, unica e nazionale
Maggiore libertà di movimento per chi già soffre di enormi limitazioni legate alle diverse disabilità, ma anche semplificazione burocratica e tutti i vantaggi della transizione digitale in corso, a questo punta la nuova piattaforma annunciata dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims).
Grazie a questo servizio pubblico di rete, “unico e a carattere nazionale”, sarà più agevole per le persone con disabilità titolari di contrassegni per l’auto spostarsi su tutto il territorio nazionale e accedere nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle strade o corsie dove vigono divieti o limitazioni.
Il Cude, contrassegno unico disabili europeo
Ad essa si aggiunge l’istituzione del Cude, o contrassegno unico disabili europeo, che viene rilasciato dalla piattaforma stessa e con il quale è possibile muoversi liberamente in tutti i centri storici, accedere ad aree di sosta riservate ed attraversare luoghi a circolazione limitata in tutte le città d’Italia.
“Questo decreto è fondamentale per rimuovere ostacoli e procedure che ad oggi ancora rappresentano un limite alla circolazione delle persone con disabilità. Gli strumenti digitali – ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini – possono migliorare la vita dei cittadini ed è importante che la Pubblica amministrazione li utilizzi per semplificare e snellire pratiche e adempimenti. Con la piattaforma unica un cittadino diversamente abile non dovrà più preoccuparsi di chiedere l’autorizzazione a circolare nelle Ztl di Comuni diversi da quello di residenza, evitando così adempimenti ulteriori”.
Invece che solo nel Comune di residenza, come accade oggi, il Cude consentirà tranquillamente una nuova mobilità dedicata alle persone con disabilità ovunque nel Paese.
Un’app per comunicare con la piattaforma
“Gli uffici comunali di ogni città italiana potranno verificare che la targa associata ad un contrassegno sia abilitata ad accedere nelle zone a traffico limitato”, si legge nel comunicato del Mims.
La persona titolare di contrassegno, inoltre, potrà comunicare direttamente alla piattaforma, in tempo reale attraverso un’app, eventuali nuove targhe di auto, diverse rispetto a quelle registrate.
Su 38,7 milioni di patenti di guida attive in Italia, le “B speciali” che permettono ai portatori di handicap di condurre l’auto sono 160.205, secondo quanto riportato su avvenire.it in base ai dati forniti da UNASCA e la Federazione Italiana Superamento Handicap (FISH).
Privacy al sicuro
Un provvedimento atteso da diversi mesi, perché frutto di quanto stabilito nel decreto legge Semplificazioni, che necessitava appunto di un decreto attuativo, anticipato dall’accordo con le associazioni di settore delle persone con disabilità e previo il parere positivo del Garante privacy.
Cosa avvenuta nei giorni scorsi, con la Conferenza Unificata (Stato, Regioni e Enti locali) che ha approvato lo schema di decreto ministeriale predisposto dal Mims, “di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero dell’Interno e dopo aver consultato le associazioni delle persone con disabilità”.
Fondamentale inoltre il parare favorevolmente del Garante per la protezione dei dati personali, perché si tratta di un data base in cui confluiscono i dati personali di decine di migliaia di cittadini italiani, che quindi andranno trattati in conformità con il Gdpr.
Come detto, le disabilità sono diverse e il ministero ha stabilito un’altra novità importante: le persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) avranno più tempo per sostenere l’esame di teoria per la patente di guida e per il conseguimento della Carta di qualificazione del conducente (Cqc) per gli usi professionali con il supporto di strumenti compensativi.
Il Ministro Giovannini, venendo incontro alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria, ha firmato il decreto che prevede un tempo più ampio per la prova di teoria ed estende al conseguimento della Cqc la possibilità per il candidato di chiedere l’ausilio di un file audio, possibilità già prevista per la patente di guida.