Una Google Tax a livello europeo. Ci starebbe pensando il neo Commissario Ue alla Digital Economy, Günther Oettinger, nell’ambito dell’annunciata riforma del diritto d’autore.
Secondo informazioni riportate dalla stampa, l’intenzione sarebbe quella di tassare i motori di ricerca che indicizzano articoli protetti da copyright, su modello di quanto sta già facendo la Germania, dove negli ultimi tempi gli editori e Google sono arrivati allo scontro aperto. Una mossa alla quale sta già pensando anche la Spagna.
“Se Google fa uso di opere tutelate dalla proprietà intellettuale, la Ue deve proteggerle e imporre una tassa al motore di ricerca”, ha detto Oettinger in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.
Il prossimo passo di questa possibile Google Tax sarà di determinare precisamente cosa far rientrare sotto la sfera della proprietà intellettuale, di cui potranno godere artisti, accademici e autori. Successivamente, ha spiegato il Commissario, la Ue si occuperà di stabilire il giusto compenso.
Il giusto equilibrio
Allo stesso tempo, Oettinger ha messo in guardia sui divergenti interessi che potrebbero ostacolare la piena realizzazione del Mercato Unico Digitale.
“Bisogna trovare il giusto equilibrio tra gli interessi degli utenti, le questioni della proprietà intellettuale e le opere su internet”, ha indicato Oettinger, aggiungendo che si tratta di “un compito che si annuncia difficile che lo impegnerà per tutto il prossimo anno”.
La Germania ha risolto il problema lo scorso anno definendo i cosiddetti diritti vicini. Questa misura esige da parte dei motori di ricerca, come Google, il pagamento di un compenso agli editori per l’uso dei loro contenuti, sia che si tratti di alcune parole che di brevi estratti degli articoli, i cosiddetti snippets.
La posizione di Google
In un recente dibattito con il presidente di Google, Eric Schmidt, il Ministro tedesco all’Economia, Sigmar Gabriel, ha criticato aspramente il fatto che l’azienda americana pubblichi notizie di stampa, senza pagare nulla come contropartita. “Per me è uno strano modello commerciale“, ha osservato Gabriel.
Schmidt ha difeso la posizione del gruppo, come del resto ha fatto anche in Italia la responsabile delle Relazioni Istituzionali di Google Italy Giorgia Abeltino in audizione alla Camera, indicando che il motore di ricerca consente di indirizzare i lettori verso i siti degli editori e quindi di monetizzare.
E mentre il partito tedesco dei pirati esprime il proprio scetticismo per un’eventuale Google Tax, Oettinger ha già incassato il sostegno dei Verdi.
“Il Commissario non ha paura di affrontare la questione del diritto d’autore” a differenza dei suoi predecessori, ha commentato il deputato dei Verdi Konstantin von Notz, secondo il quale la riforma è già in ritardo e Oettinger “si è assunto il compito titanico di farlo a livello europeo entro l’anno”.