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Diritto all’oblio, Google a Roma. Eric Schmidt: ‘Troppe complicazioni, ci servono gli esperti’

Schimidt

Fa tappa a oggi Roma il tour di Google in sette capitali europee, ieri è stata la volta di Madrid, per parlare di privacy su internet e dell’impatto della sentenza della Corte di Giustizia Ue sul diritto all’oblio (Scheda) che da maggio scorso ha modificato la materia, imponendo ai motori di ricerca, su richiesta degli utenti, di rimuovere i link ai contenuti che li riguardano, ritenuti non pertinenti od obsoleti.

Presenti oggi a Roma all’Auditorium Parco della Musica anche il presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, e il responsabile legale del gruppo, David Drummond.

“Siamo qui per ascoltare – ha detto Schmidt, aprendo i lavori – Ci sono delle complicazioni nelle richieste che riceviamo e dobbiamo bilanciare il diritto all’informazione e capire come procedere e vogliamo considerare le domande del panel di esperti che abbiamo invitato. Siamo interessati e vogliamo soprattutto ascoltare”.

Tra gli esperti italiani chiamati a dare a Google il loro parere pubblicamente ci sono, tra gli altri, Elio Catania, presidente Confindustria Digitale, Alessandro Mantelero del Politecnico Torino, Oreste Pollicino dell’Università Bocconi, Vincenzo Zeno-Zencovich dell’Università Roma Tre, l’avvocato Guido Scorza, Gianni Riotta, scrittore e giornalista, Lorella Zanardo, scrittrice e attivista.

Gli incontri pubblici del Comitato consultivo sono stati istituiti con lo scopo di discutere come il diritto all’oblio di una persona dovrebbe essere bilanciato con il diritto all’informazione del pubblico.

Il confronto si propone di raccogliere opinioni, proposte e giudizi sugli effetti della sentenza della Corte di giustizia che ha già creato diversi problemi in merito alla rimozione di alcuni link e sul quale stanno lavorando anche i Garanti privacy Ue per fissare nuove linee guida che possano fare luce su questo spinoso argomento.

Al tavolo della presidenza, oltre a Schmidt e Drummond, i membri del Comitato consultivo costituito ad hoc dalla società di Mountain View per le questione del diritto all’oblio e che comprende, a parte i due manager, anche autorità internazionali come Jimmy Wales, presidente di Wikipedia, il filosofo Luciano Floridi, Sabine Leutheusser Scharrenberger, ex ministro della giustizia tedesco, Sylvie Kauffman, direttore editoriale del quotidiano Le Monde, Frank La Rue, inviato speciale dell’Onu per la libertà di opinione ed espressione, Jose Luis Piñar, direttore dell’agenzia spagnola per la protezione dei dati, Lidia Kolucka-Zuk, ex direttore del Trust for Civil Society in Europa centrale orientale, e Peggy Valcke, ricercatrice dell’Università di Leuven, in Belgio.

L’incontro romano sarà seguito nelle prossime settimane da eventi analoghi in altre cinque capitali europee: Parigi, Varsavia, Berlino, Londra e Bruxelles.

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