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Diritti Tv, Tim punta alla Serie A (ma costa troppo). Bandi Infratel, ancora nessun incontro con Calenda

Tim ritiene che, a prezzi più contenuti, i diritti del calcio potrebbero essere sostenibili anche per il gruppo telefonico. Lo ha detto questa mattina l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, a margine di Mediobanca Italian Ceo conference. “Basta abbassare i prezzi”, ha detto Cattaneo, a chi chiedeva quando per l’azienda i diritti diventano sostenibili.

Tim non ha partecipato all’asta per la trasmissione video della serie A di calcio, che è stata disertata anche da Mediaset Premium e ha visto soltanto l’offerta di Sky, 495 milioni di euro per l’esclusiva della Serie, giudicata insufficiente da Federcalcio e dall’advisor Infront che stanno lavorando alla nuova gara, che si terrà fra settembre e ottobre, e puntano ad incassare più di un miliardo. Troppo? Vedremo.

Rispondendo a una domanda sulla possibilità di un accordo con Mediaset sul calcio, Cattaneo ha detto: “Con Mediaset ho un buon rapporto, ritengo che sia una azienda rispettabile e con un buon posizionamento sul mercato, quindi se ci sono possibilità di un accordo in futuro non pongo limiti”. “Deve però esserci una convenienza reciproca, che fino a oggi purtroppo non c’è stata”. “Fa sempre bene”, ha aggiunto, “trovare un accordo, io Mediaset li considero degli amici”.

Diritti sportivi

Non sembra comunque un caso che il mai sopito interesse di Tim per la Serie A (triennio 2018-2021) torni di moda all’indomani dell’accordo in esclusiva siglato ieri con Eurosport (la casa madre Discovery detiene i diritti delle Olimpiadi fino al 2024) per la trasmissione via smartphone e su Timvision delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 e di quelle estive di Tokyo 2020, con un investimento di 3 milioni di euro.

Si tratta del primo accordo del genere in Europa siglato da una telco, che di fatto diventa “mobile broadcaster” ufficiale delle Olimpiadi e nel pacchetto inserisce tutta la programmazione di Europsort (la app è scaricabile dai clienti mobili e ultrabroadband) dal ciclismo al tennis, passando per il basket, il tennis e l’atletica.

Insomma, lo sport è certamente un boccone ghiotto, che fa gola a Tim per far lievitare gli abbonati di Timvision (obiettivo 5 milioni di clienti nel 2019) e per offrire contenuti appetibili ai suoi clienti mobili. E il calcio rappresenta di certo la portata favorita dagli italiani.

 

Incontro con Calenda ancora da fissare

Chiuso il capitolo dei contenuti, Flavio Cattaneo ha detto che al momento non c’è ancora stato un faccia a faccia tra Tim e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda sulla querelle in corso fra l’azienda e il Governo in relazione alle gare Infratel. Le diplomazie stanno lavorando per trovare a breve un’occasione per un confronto quanto mai auspicabile per superare i dissidi che dividono le parti, con Tim finita nel mirino del Governo per gli investimenti autonomi annunciati nelle aree bianche, le stesso oggetto dei bandi pubblici di Infratel.

Il ministro Calenda ha detto nei giorni scorsi che il governo “agirà per tutelare l’interesse pubblico” se Tim mancasse agli impegni legali assunti sulla banda ultralarga o agisse in contrasto con la normativa comunitaria. Il ministro ha peraltro annunciato dopo una serie di audizioni in Senato sulla banda ultralarga un incontro a breve con l’azienda, ma per ora non è stato fissato.

Tim ha deciso di investire direttamente nelle aree a fallimento di mercato (progetto Cassiopea), spiazzando il Governo ma anche Open Fiber, controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che si è aggiudicata il primo dei tre bandi pubblici Infratel nelle aree a fallimento di mercato. Anche il secondo bando è in fase di aggiudicazione a Open Fiber, mentre il terzo potrebbe essere ridiscusso alla luce dell’incontro di Tim con il ministro Calenda.

Rete banda larga e ultralarga (video audizione vertici Tim)

Banda ultralarga, duello nella Capitale

Infine, Cattaneo ha parlato degli obiettivi di copertura nella Capitale. L’amministratore delegato, rispondendo alle indiscrezioni di un’alleanza fra Acea e Open Fiber, controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) nella Capitale, ha detto che Tim raggiungerà una copertura della rete a banda ultralarga con tecnologia Ftth (Fiber to the home) pari al 60% della popolazione a Roma entro fine 2018, triplicando il dato attuale. “La copertura in banda ultralarga della città di Roma arriverà al 98% già a fine di quest’anno dall’attuale 88%, con tecnologia Fttc (Fiber to the cabinet)”, ha aggiunto Cattaneo.

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