I piccoli club della Serie A passano al contrattacco, dopo la lettera dei big della scorsa settimana che li accusava di fare ostruzionismo sull’assegnazione dei diritti di Serie A per il prossimo triennio 2021-2024. Le nove società: Roma, Bologna, Torino, Crotone, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Benevento e Spezia hanno preso carta e penna e hanno scritto al presidente della Lega di A Paolo Dal Pino, all’ad Luigi De Siervo e agli altri club, Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona che avevano inviato la prima lettera e ad altre quattro società per conoscenza: Cagliari, Milan, Parma e Udinese.
Oggi peraltro si è tenuta una nuova assemblea di Lega, per discutere dei diritti del prossimo triennio ma come previsto non si è giunti ad una decisione dirimente. Per decidere a chi assegnare i diritti c’è tempo fino al 29 marzo e vista la spaccatura fra i club è probabile che lo stallo continui fino al termine ultimo.
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Chiesta valutazione neutrale della capacità d copertura di DAZN-Tim
La prima richiesta avanzata dai nove club è “la valutazione di un perito terzo e neutrale sulla capacità di copertura di Dazn dell’intero territorio nazionale”.
“Riscontriamo la Vostra del 5 marzo, il cui contenuto ci ha sorpreso nel merito ed è inaccettabile nei toni”, si legge nella missiva.
“Riguardo all’assegnazione dei diritti audiovisivi, chiedete di procedere senza indugio all’assegnazione di tali diritti e ci accusate di tattiche dilatorie ed ostruzionistiche. Tutto ciò per aver ripetutamente quanto inutilmente richiesto che, prima di procedere all’assegnazione, si svolgano i seguenti approfondimenti:
- l’assessment da parte di un esperto tecnico indipendente della capacità di DAZN/Tim di coprire tutto il territorio italiano (a tal proposito la relazione di Deloitte non è chiaramente sufficiente a risolvere questo punto, come riscontrato già durante la discussione della stessa);
- un business plan sul c.d. “‘canalino” che si potrebbe creare con le 10 partite trasmissibili in OTT come complemento dell’offerta SKY (la cui esclusione ci sembra sia avvenuta con motivazioni non chiaramente spiegate)”.
Resta quindi al primo posto da parte dei cosiddetti piccoli club la richiesta di garanzie sull’effettiva capacità di copertura capillare del territorio da parte dello streaming di DAZN, che si trova in vantaggio nel derby con Sky per l’assegnazione dei diritti di sette partite su 10 del massimo campionato per il triennio.
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‘Approfondimenti doverosi’
“Ritenevamo e riteniamo ancora che tali approfondimenti siano doverosi prima di prendere una decisione – prosegue la missiva – che vincolerà il nostro futuro nei prossimi tre anni e che, se si rivelasse sbagliata, condizionerebbe gravemente il futuro del calcio italiano. Troviamo inspiegabile che tali ovvi approfondimenti non si siano ancora fatti e sarebbe gravissimo che in loro assenza si procedesse all’assegnazione”, si legge.
Sul tema fondi, invece, i club sottolineano che l’operazione inizialmente era stata approvata all’unanimità: “In assenza di fatti peggiorativi sostanziali, ci chiediamo con quale fondamento stiate impedendo di discutere un’operazione già approvata più volte e ben prima che nemmeno iniziasse la vendita del diritti audiovisivi con la pubblicazione dei bandi”.
DAZN, al lavoro per migliorare la copertura
Intanto, secondo l’ Ansa, Dazn è già al lavoro per garantire l’ottima copertura per le trasmissioni della Serie A, aspettando novità dall’assemblea di Lega. Secondo alcune indiscrezioni, la piattaforma si sta già portando avanti con tutte le operazioni tecniche necessarie per garantire il traffico simultaneo sui grandi numeri tipici dei grandi incontri di calcio, come per il campionato. Inoltre, Dazn starebbe per chiudere un accordo per l’acquisto di frequenze da Persidera per assicurare ulteriore copertura DTT.
Un’attività che confermerebbe la necessità di migliorie per garantire la trasmissione in caso di aggiudicazione dei diritti da parte di DAZN.