Si scaldano i motori per il debutto, il prossimo 22 agosto in concomitanza con l’inizio del campionato italiano di calcio, del nuovo canale internet ‘Serie A Tv’, nato da un accordo tra Lega Calcio e Infront.
Gli appassionati potranno seguire le partite della massima divisione italiana sui dispositivi connessi a internet, compresi i televisori.
La notizia è stata anticipata dal Fatto Quotidiano, ma già dallo scorso anno si parlava dell’intenzione della Lega Calcio di investire nella diretta streaming.
Infront, da poco passata nelle mani dei cinesi per un miliardo, ha ottenuto dalla Lega Calcio il cosiddetto ‘pacchetto E’, che non era stato assegnato all’asta, disertata, che partiva da 108 milioni di euro (327 milioni in totale)
Lo Slot E comprende tre gare per ogni giornata di campionato, per un totale di 114 partite della stagione 2015-2016, esercitabili in piattaforma internet, IPTV e telefonia mobile e da trasmettere in modalità OTT. Quest’ultimo pacchetto aveva sollevato durante l’asta qualche polemica sul prezzo, considerato eccessivo, per dei diritti che non assicurano l’esclusiva, visto che i broadcaster che si sono aggiudicati i diritti posso anche trasmettere le partite su internet.
La distribuzione dovrebbe essere affidata a Telecom Italia, che “garantisce un servizio simile a Sky e da tempo è in trattativa con Premium di Mediaset”.
La scelta di creare una tv online ad hoc per il pacchetto invenduto crea un precedente che mette in agitazione i broadcaster che temono di vedere lievitare ulteriormente i prezzi per i tanto agognati diritti tv calcio, perché tanto, se non verranno venduti, saranno ceduti diversamente e distribuiti su Intenet.
Timori in primo luogo a Sky e Mediaset, i due operatori tv che si sono contesi lo scorso anno i diritti tv della Serie A.
Dopo una serie di rinvii, a giugno 2014 è stato raggiunto l’accordo. A Sky sono andate tutte le partite del campionato da trasmettere sul satellite mente a Mediaset 8 squadre big per il digitale terrestre. La Lega Calcio ha deciso a chi assegnare i diritti, con un incasso da 945 milioni di euro, circa 130 in meno rispetto alle previsioni dell’advisor Infront ma 116 in più rispetto al campionato precedente.
L’accordo prevede l’assegnazione a Sky Italia del Pacchetto A – 8 squadre – e dell’ambito Pacchetto D che assegna in esclusiva le partite degli altri club. In altre parole, la pay tv di Rupert Murdoch ha i diritti per trasmettere sul satellite tutte le partite della Serie A per 572 milioni di euro. A Mediaset è invece andato il Pacchetto B con le partite di 8 squadre big per il digitale terrestre per 373 milioni di euro.
A maggio l’Antitrust ha avviato un’indagine su possibili ‘accordi spartitori’ tra Sky e Mediaset nell’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A. L’istruttoria si chiuderà entro il 30 aprile 2016.
In tutto questo, il Pacchetto E era rimasto invenduto e qualcuno aveva sospettato sin dall’inizio che questo Slot, con un prezzo così esagerato, fosse stato maliziosamente inserito per permettere successivamente a Infront di giocare le sue carte.