Il calcio fa gola a Orange, che sarebbe interessata a collaborare con Canal Plus nell’acquisto congiunto dei diritti sportivi per i prossimi anni, piuttosto che acquisire una quota nella pay tv del gruppo Vivendi, alle prese con il netto calo di abbonati di Canal Plus. Un’operazione che potrebbe preludere ad accordi internazionali di ben altro respiro, che vedrebbero Orange potenzialmente interessata a Telecom Italia, nell’ottica di quel disegno pan-europeo sognato da Vincent Bollorè e per ora nel cassetto in attesa di dipanare la matassa Mediaset.
Orange e Canal Plus da tempo stanno negoziando possibili alleanze, e nelle scorse settimane si era parlato con insistenza dell’ingresso di Orange in Canal Plus. Ma ora il Ceo di Orange Stephane Richard ha virato verso possibili sinergie di tipo industriale. Una cosa è certa: Orange e Canal Plus hanno un nemico comune, SFR, il secondo operatore francese che negli ultimi tempi ha fatto manbassa di diritti sportivi. SFR è proprietà del magnate franco-israeliano Patrick Drahi. Alla fine del 2015 ha soffiato a Canal+ i diritti per la trasmissione in Francia della Premier League per tre stagioni consecutive e punterebbe ai diritti per la Champions League (da negoziare i prossimi mesi) e, nel 2019, a quelli della Ligue 1 francese, oltre che, prima dell’estate, sulla Formula 1, oggi di Canal+.
“Non voglio comprare Canal Plus – ha detto Richard in un’intervista alla radio BFM Business – Orange e Canal Plus possono certamente fare di più insieme, sono partner, ma su basi industriali e commerciali, non attraverso l’acquisizione di quote”.
L’interesse di Orange per i diritti sportivi è un chiaro indicatore delle difficoltà del primo operatore francese sul mercato, alle prese con rapidi cambiamenti legati a nuovi player come Netflix, Amazon e altri nuovi content provider globali che erodono margini alle Tlc classiche. Per questo il mercato dei diritti sportivi comincia a far gola agli ex incumbent europei, come dimostra il caso di BT nel Regno Unito che ha investito pesantemente in diritti sportivi per mantenere appeal sulla clientela.
Orange dal canto suo ha un accordo di distribuzione con Canal+ ma detiene pochi diritti proprietari e per questo pensa di virare sul calcio.
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Les Echos, Orange e Canal+ potrebbero creare una joint venture per contrastare la forte concorrenza nel mercato dei diritti sportivi da parte di SFR.
Canal+ detiene già i diritti della Ligue 1, della Coppa di Francia e della Champions League, mentre beIN Sports, controllata qatariota, detiene anch’essa una fetta dei diritti.
Da tempo in Francia si parla di un possibile consolidamento da quattro a tre operatori mobili, ma per ora non c’è nulla di concreto, secondo Richard. L’ultimo tentativo di fusione fra Orange e Bouygues risale allo scorso mese di aprile ma non è andato a buon fine.
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