Le trattative fra i broadcaster e la Lega per la ripartenza della Serie A sono in corso, mentre in Germania è stato raggiunto un accordo fra le parti per la riapertura della Bundesliga. Resta ancora da decidere quale sarà la data di ripartenza in Germania, i club e la lega tedesca attendono un via libera da parte del governo, che dovrebbe decidere il 30 aprile. Però se è certa la ripartenza, non è altrettanto sicura la data del 9 maggio che era stata ventilata nei giorni scorsi.
In Italia smentite voci di rottura
In Italia prosegue la trattativa fra Sky e Lega, dopo la lettera inviata martedì dall’emittente satellitare che chiedeva alla Lega di “trovare soluzione reciprocamente utile” in relazione al versamento dell’ultima rata dei diritti. Tra l’altro, anche Dazn e Img hanno scritto alla Lega per le medesime ragioni. Dazn ha spiegato che “sarebbe opportuno concordare immediatamente di sospendere temporaneamente il termine di pagamento del 2 maggio 2020 (e procedere alla formalizzazione di tale intesa) e rinviare al prosieguo, alla luce della concreta evoluzione dell’emergenza, la discussione sull’identificazione di ogni altro accorgimento necessario per gestire in maniera condivisa gli effetti che l’attuale situazione ha prodotto, e continua a produrre, sull’assetto del rapporto delineato nel Contratto di Licenza”. Di fatto DAZN ha chiesto uno slittamento dei pagamenti a quando avverrà la tanto auspicata ripresa del massimo campionato visto che “il meccanismo di pagamento sancito nel Contratto di Licenza, ove interpretato ed applicato senza tener conto della effettiva situazione attuale, produrrebbe effetti eccessivamente gravosi per DAZN, giacché verrebbe meno il collegamento che in concreto lega flussi in uscita e flussi in entrata con conseguente ulteriore oneroso sbilanciamento finanziario”, scrive nella lettera.
Le richieste dei club
Per il momento, i club restano fermi sulle loro posizioni: la prossima e ultima rata per i diritti tv, di complessivi 233 milioni, contando Sky, Dazn e Img, dovrà essere pagata entro la scadenza del 1° maggio, dopo di che scatterebbero le ingiunzioni di pagamento. E c’è da dire che senza l’ossigeno dei diritti Tv molte squadre di Serie A rischiano.
Una fonte vicina a Dazn conferma all’Ansa che “si stanno svolgendo una serie di conversazioni confidenziali e private finalizzate, in puro spirito di collaborazione, ad individuare la migliore soluzione possibile per ribilanciare la situazione, alla luce dell’impatto sul business e sull’intero mercato che due mesi di sospensione del campionato di calcio hanno avuto”.