Via libera alla trattativa privata per i diritti televisivi della Serie A 2015-2018 relativamente ai pacchetti rimasti invenduti all’asta che sono quello C e quello E. Con una nota, la Lega Calcio ha informato, al termine dell’assemblea tenutasi ieri, che i soggetti interessati a partecipare dovranno manifestare il loro interesse entro le ore 19.00 del 24 luglio. L’invito a presentare offerte è stato pubblicato il 4 luglio. Il pacchetto C da 66 milioni di euro (207 in tre anni), che fino al campionato appena concluso era di proprietà di Sky Italia, comprende tutti i diritti accessori delle partite della Serie A come le integrazioni delle riprese. Lo slot E da 108 milioni (327 milioni in totale), che nello scorso triennio era detenuti da Tim, comprende tre gare per ogni giornata di campionato, per un totale di 114 eventi, esercitabili in piattaforma internet, IPTV e telefonia mobile e da trasmettere in modalità OTT. Quest’ultimo pacchetto aveva sollevato durante l’asta qualche polemica sul prezzo, considerato eccessivo, per dei diritti che non assicurano l’esclusiva, visto che i broadcaster che si sono aggiudicati i diritti posso anche trasmettere le partite su internet. Lo scorso 26 giugno, dopo una serie di rinvii, è stato raggiunto l’accordo per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A. A Sky sono andate tutte le partite del campionato da trasmettere sul satellite mente a Mediaset 8 squadre big per il digitale terrestre. La Lega Calcio ha deciso a chi assegnare i diritti, con un incasso da 945 milioni di euro, circa 130 in meno rispetto alle previsioni dell’advisor Infront ma 116 in più rispetto al campionato precedente. Un’intesa non facile, anticipata da una diffida da parte di Sky Italia che invitava la Lega al rispetto delle regole del bando e da una controdiffida di Mediaset. L’accordo prevede l’assegnazione a Sky Italia del Pacchetto A – 8 squadre – e dell’ambito Pacchetto D che assegna in esclusiva le partite degli altri club. In altre parole, la pay tv di Rupert Murdoch avrà i diritti per trasmettere sul satellite tutte le partite della Serie A per 572 milioni di euro. A Mediaset va invece il Pacchetto B con le partite di 8 squadre big per il digitale terrestre per 373 milioni di euro. Sky avrebbe 132 partite in più rispetto a Mediaset. L’Agcom ha inoltre comunicato oggi il via libera, in deroga al divieto imposto dal “decreto Melandri”, alla concessione in licenza a terzi dei diritti televisivi per il Campionato di serie A. La deroga, che fa seguito all’istanza avanzata dalla Lega Nazionale Serie A ai sensi dell’articolo 19 decreto legislativo n. 9/2008 ed è relativa al divieto di sub-concessione dei diritti in licenza a terzi (articolo 11, comma 6), si riferisce al pacchetto di diritti costituito da 132 partite in esclusiva su tutte le piattaforme del campionato di serie A nelle stagioni sportive 2015-2018. Con il provvedimento approvato, l’Autorità ha concesso all’assegnatario originale la possibilità di concedere in licenza tale pacchetto ad un altro soggetto, individuando nella flessibilità dello sfruttamento dei diritti un sostanziale beneficio per gli utenti finali con maggiori opportunità di accesso agli eventi in questione. La decisione assunta ieri dal Consiglio è condizionata al divieto di ulteriori cessioni dei diritti acquisiti da parte del sub-licenziatario al fine di non alterare il principio della commercializzazione collettiva dei diritti stabilito dal decreto legislativo n. 9/2008.
Si procede con la trattativa privata per i Pacchetti della Serie A rimasti invenduti all’asta che sono quelli riguardanti i diritti accessori e la trasmissione su internet. Offerte entro il 24 luglio.