“Un’offerta importante” per aggiudicarsi il pacchetto per il satellitare, comprendente le 380 partite del campionato di Serie A, più uno dei due pacchetti per il digitale, pagando a parte la possibilità di confezionare in proprio il prodotto editoriale e di commercializzare la pubblicità. Per acquistare questo bouquet Sky si dice pronta a presentare un’offerta definita “importante” dai vertici dell’emittente satellitare, per cui è ipotizzabile che nelle buste il broadcaster guidato dall’Ad Andrea Zappia possa mettere molto più dei 630 milioni di inizio 2018. Per conoscere la cifra esatta occorrerà attendere 10 giorni. Infatti gli operatori di comunicazione interessati devono presentare le proprie offerte per l’acquisizione in sub-licenza di uno o più pacchetti presentati da Mediapro, venerdì scorso, entro le ore 23:59 del 21 aprile 2018.
Dunque Sky, dopo aver studiato i 7 pacchetti in ogni piega, ha sciolto le riserve ed è pronta a confermare la propria leadership nell’asta dei diritti tv della Serie A 2018-21. La mossa dell’emittente satellitare potrà sortire tre effetti:
- Modificare il clima di un rapporto finora piuttosto freddo con l’intermediario indipendente cino-spagnolo e lavorare insieme per indirizzare l’asta verso una conclusione positiva.
- Trasmettere alcune partite anche sul digitale, dopo l’accordo con Mediaset.
- Allontanare sempre di più il sogno di Mediapro: creare un canale della Lega per la Serie A da distribuire sulle diverse piattaforme.
A tirare di nuovo fuori dal cilindro questa proposta è stato Jaume Roures, socio fondatore e manager del gruppo spagnolo che si è aggiudicato come intermediario i diritti pay tv della Serie A 2018-2021 mettendo sul piatto 1,05 miliardi di euro a stagione. Alla Reuters il manager ha detto che “Continueremo a spingere per la soluzione del canale. Pensiamo che, vista la situazione, la Lega e i club saranno più recettivi e ci ascolteranno, anche se al momento escludono tale opzione”.
Roures ha fatto poi il gradasso: “Abbiamo tempo fino alla metà di giugno e poi ci sono due mesi di tempo per convincere la Lega a creare il canale. Il calendario non è molto agevole ma noi in due mesi possiamo allestirlo tranquillamente, non dico che sia semplice, ma è una parte del nostro lavoro”.
Logicamente quest’obiettivo è realisticamente irrealizzabile in pochi mesi (se ne potrà riparlare solo dal 2021) ed è sventolato soprattutto per fare più cassa.
Cassa nella quale non si sa ancora quanto è disposta a mettere Mediaset. Nonostante il Biscione abbia ribadito la volontà di offrire sempre 200 milioni per 8 squadre da trasmettere sul digitale, c’è chi parla di un suo disimpegno dal calcio della pay tv perché su Premium accoglierà parte dell’offerta di Sky, in virtù dell’accordo commerciale di Pasqua, soprattutto contenuti sportivi, tramite l’affitto della banda sul multiplex del digitale terrestre. Su Premium, quindi, anche le partite di Serie A trasmesse da Sky? È una possibilità in più per i tifosi per godersi il campionato in tv e, visto che nei pacchetti di Mediapro, per la prima volta, non c’è limite di acquisto per numero di piattaforma, con la nascita dal prossimo giugno di una “mini Sky” sul digitale c’è anche opportunità. E “l’importante offerta” che Sky è pronta a presentare molto probabilmente comprenderà anche il digitale terrestre, per il quale sono previsti due pacchetti, il B1 da 248 match e il B2 da 132, ma non è specificato quali squadre faranno parte dell’uno e dell’altro.
Quando si avranno più certezze? “È vero che il 21 di aprile sarà il termine per presentare le offerte”, ha fatto dichiarato Jaume Roures, “ma poi avremo un periodo di 60 giorni in cui potremo condurre trattative private con gli operatori”, ha concluso il fondatore di Mediapro.
Roures è abituato a giocare sul filo di lana: nel 2009 il gruppo catalano trovò l’accordo con Telefonica il giorno prima dell’inizio della Liga. E Il prossimo campionato di Serie A comincerà il 19 agosto 2018.