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Diritti Serie A, Filippo Arena (Agcm) ‘Su tenuta reti competente l’Agcom. Se necessario interverremo anche noi’

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Filippo Arena, segretario generale dell'Agcm: 'Se necessario l'Autorità adotterà le iniziative affinché il campionato, che rappresenta un patrimonio un po' di tutta la popolazione italiana, possa essere goduto secondo condizioni eque e non discriminatorie e non vessatorie per chiunque'.

Sulla questione dei diritti di Serie A assegnati per il prossimo triennio al duo DAZN-Tim l’Antitrust non si tira indietro e se sarà necessario non esiterà ad intervenire in maniera diretta. Lo ha detto Filippo Arena, segretario generale dell’Agcm, in audizione alla Camera presso la commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera sulle leggi sui servizi e i mercati digitali europee.

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Antitrust al corrente di timori su tenuta reti

Dopo l’assegnazione a Dazn dei diritti tv del massimo campionato Italiano di calcio per le stagioni 2021/2024, “siamo al corrente che qualcuno teme che possa esserci qualche impatto sulla tenuta delle reti in relazione al momento dell’inizio del campionato. L’Agcom, rispetto alla copertura delle reti, è il soggetto competente. Per quanto riguarda il nostro profilo sono atti che stiamo seguendo da vicino, mi scuso ma non posso in questa sede dire granché, anzi nulla, se non che è una questione che l’Autorità ha ben presente”. Così Filippo Arena, che aggiunge: “In tempi idonei rispetto all’avvio del campionato di calcio”, sel’Autorità “riterrà necessario, adotterà le iniziative affinché il campionato, che rappresenta un patrimonio un po’ di tutta la popolazione italiana, possa essere goduto secondo condizioni eque e non discriminatorie e non vessatorie per chiunque”, ha aggiunto.

Arena ha sottolineato che questi “sono temi di grande importanza sui quali però allo stato dell’arte non posso che mantenere un riserbo istituzionale”.

Tavolo convocato all’Agcom

In merito a indiscrezioni di stampa circa un tavolo tecnico a cui avrebbero partecipato alcuni operatori alternativi a DAZN e gestito dalla Direzione Reti e Servizi di Comunicazione Elettronica dell’Agcom per esaminare il tema della tenuta delle reti Internet, Arena ha assicurato che “presso di noi non è stato convocato alcun tavolo, ma è stato convocato presso l’Agcom”.

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“L’attribuzione dei diritti calcistici è stata svolta secondo quel modello che è previsto dalla Legge Melandri per l’attribuzione dei diritti televisivi, ha vinto DAZN e ora a valle ci sono stati un’altra serie di accordi e un’altra serie di iniziative” che l’autorità sta monitorando, ha concluso. Implicito il riferimento all’accordo tecnologico di DAZN con Tim.

A questo punto vedremo come andrà a finire. Non è detto che prima dell’inizio del campionato non vi sia qualche iniziativa dell’Antitrust e/o dell’Agcom per andare incontro alle esigenze di quei tifosi rimasti orfani della Serie A, costretti ad aderire ad un’offerta considerata da molti obbligata, per quanto indesiderata, per seguire il campionato.

Tanto più che non più tardi di una settimana fa Sky ha teso la mano a DAZN, mettendo sul piatto 500 milioni di euro all’anno per la condivisione dei diritti. Un’offerta però rifiutata dalla società di streaming. Un muro contro muro che penalizza soltanto i tifosi.

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