L’asta per i diritti del prossimo triennio di Serie A è stata anticipata di un anno. E’ quanto emerge dall’ultima assemblea di Lega, che si è tenuta qualche giorno fa e che mette sul tavolo tutta l’urgenza del movimento calcistico di fare presto e tentare di monetizzare il “prodotto calcio” prima che il quadro economico non rischi di deteriorarsi ulteriormente.
Iter accelerato
Succede quindi che l’iter di avvicinamento all’assegnazione dei diritti del prossimo triennio parta un anno prima del solito. Le linee guida della vendita appena approvate dall’assemblea della Lega saranno così trasmesse subito all’Agcom per l’approvazione di rito e la pubblicazione del bando.
“È un passaggio importante, ringrazio l’ad De Siervo e tutta la struttura per questa anticipazione rispetto agli anni passati”, ha confermato il presidente della Lega di A, Lorenzo Casini. Nel suo discorso introduttivo ai club il numero uno di Lega aveva accennato all’interesse di due-tre fondi internazionali per la Serie A, interesse che verrà approfondito in futuro.
Prodotto Serie A
Ma qual è il senso di questa mossa da parte della Lega? La speranza è quella di riuscire a strappare un prezzo che valorizzi al massimo il “prodotto Serie A” prima che gli effetti della crisi economica che si intravede all’orizzonte, figli della crisi energetica, non si concretizzino in un taglio netto del potere di acquisto dei pretendenti.
Sarà quindi interessante verificare entro la fine di questa stagione chi fra i soggetti papabili sarà disposto a investire ancora sulla Serie A. Oltre a Dazn e Sky, già titolari dei diritti in questo triennio, potrebbero farsi avanti altri nuovi soggetti interessati. Fra questi certamente Amazon Prime, già forte dell’esperienza con le partite di Champions League. Sullo sfondo anche i fondi esteri che potrebbero rilanciare il progetto del canale della Lega in collaborazione con diversi player che potrebbero essere coinvolti come partner tecnici.